Maltempo in Toscana, gravi danni all’agricoltura

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I danni per il maltempo all’agricoltura hanno superato i 400milioni di euro dal 2010 ad oggi in una regione dove sono 200mila i toscani che vivono in aree a rischio pericolosità idraulica elevata mentre sono quasi 24mila circa le imprese ubicate in territori con il ”bollino rosso”. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dei dati Ispra in seguito alla nuova ondata di maltempo che ha colpito duramente soprattutto la provincia di Grosseto. Dopo la Versilia, lo scorso 2 giugno, le precipitazioni abbandonati ed eccezionali cadute in poche ore hanno messo in ginocchio l’agricoltura grossetana. La tempesta, che ha interessato la provincia tra ieri ed oggi, ha picchiato con incredibile forza a macchia di leopardo sulle  campagne a ridosso di Grosseto. Numerose le aziende zootecniche che, a causa della mancanza di energia elettrica, stanno subendo gravissimi danni. ”Abbiamo chiesto ad Enel di far tutto il possibile per ripristinare le condizioni di normalità senza le quali è in alcuni casi addirittura a rischio la sopravvivenza del bestiame – spiegano i dirigenti di Coldiretti Grosseto – Al momento però la situazione non è stata ancora risolta. Abbiamo sollecitato le istituzioni competenti e ci attendiamo interventi in tempi brevi. Siamo in contatto con gli imprenditori colpiti e valuteremo il da farsi nelle prossime ore. I danni riguardano in particolare gli ortaggi in pieno campo, melanzane e zucchine rovinate per un prima stima di diverse centinaia di migliaia di euro”. Preoccupazione quindi nelle campagne, che si trovano in piena stagione produttiva per cereali, frutta e verdure mature, con gli agricoltori impegnati nella raccolta. Il repentino mutare delle condizioni meteo è una conferma dei cambiamenti climatici in atto che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura. Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili – conclude Coldiretti – diventa sempre più importante il crescente ricorso all’assicurazione quale strumento per la migliore sostenibilità del rischio

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