Medicina: braccialetti elettronici e smartphone per curare le malattie

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A Brescia ha inizio il nuovo programma di ricerca internazionale RADAR-CNS che esplorerà il potenziale dei dispositivi portatili per prevenire e curare depressione, sclerosi multipla ed epilessia. Il primo meeting degli 80 scienziati che vi lavoreranno si terrà dal 15 al 17 giugno. Il progetto vuole monitorare i sintomi e la qualità della vita dei pazienti attraverso strumenti di valutazione continui. La collaborazione RADAR-CNS è guidata congiuntamente dal King’s College di Londra e dalla Janssen Farmaceutici, ed è finanziata,nell’ambito della ‘Innovative Medicines Initiative’ (un partenariato pubblico-privato creato tra l’EFPIA, Federazione Europea delle Industrie del settore Farmaceutico, e l’Unione Europea); comprende 24 istituzioni ed aziende provenienti da vari paesi d’ Europa e dagli Stati Uniti. Secondo il co-leader del programma RADAR-CNS, Professor Matthew Hotopf, Direttore del Biomedical Research Centre NIHR del Maudsley Hospital a Londra «negli ultimi anni, la qualità e la quantità di dati che possiamo raccogliere utilizzando dispositivi indossabili e smartphone è letteralmente esplosa, e ora può consentire di migliorare l’assistenza clinica semplicemente fornendo informazioni più accurate. Ci può consentire anche di individuare quando un paziente sta peggiorando prima di una visita clinica».

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