I raggi ultravioletti nascondono un potenziale efficace, economico e sicuro per la lotta contro le infezioni post-operatorie resistenti ai farmaci. La ricerca della Columbia University Medical Center pubblicata su Plos One ha dimostrato che una particolare lunghezza d’onda degli UVC riesce ad uccidere batteri farmaco-resistenti nei topi, senza causare danni alla loro salute. Le infezioni post-operatori sono un grave problema di salute pubblica in tutto il mondo e provocano costi sanitari per miliardi.
“Sappiamo, da precedenti ricerche pubblicate, che le radiazioni UV possono uccidere batteri e superbatteri ma ad oggi non e’ possibile utilizzare questa luce in funzione germicida perche’ costituisce un rischio per la salute di pazienti e personale medico. La nuova ricerca mostra pero’ che una particolare lunghezza d’onda della luce UV nota come ‘far-UVC’ (207 nanometri) e’ efficace nell’uccisione di batteri (in particolare lo Stafilococco aureo meticillino-resistente), ma non causa danno biologico alla pelle esposta“, ha detto David J. Brenner, direttore del Centro per la ricerca radiologica della Columbia e autore principale dello Studio. Non può penetrare attraverso lo strato esterno della pelle per raggiungere le cellule vite. La ricerca è stata condotta sui topi senza pelo, che rispondono in modo simile alla pelle umana se esposti ai raggi. “Uno dei prossimi passi e’ quello di estendere lo Studio ad animali piu’ grandi ed esseri umani“, ha aggiunto Brenner.