La maggior parte dei farmaci utilizzati per curare la depressione grave sono inefficaci e alcuni anche pericolosi. A rivelarlo è uno studio pubblicato su The Lancet e condotto dai ricercatori dell’Università di Oxford nel Regno Unito, coordinato dall’italiano Andrea Cipriani. I risultati indicano che su 14 farmaci solo uno era più efficace rispetto al placebo. Imipramina, venlafaxina e duloxetina avevano il peggior profilo di tollerabilita’, portando significativamente a piu’ interruzioni rispetto al placebo. La venlafaxina era collegata in particolare con un aumento del rischio di pensieri o tentativi di suicidio rispetto al placebo e agli altri antidepressivi. Sul totale degli studi esaminati, sottolineano, 22 (65%) erano stati finanziati da aziende farmaceutiche.“L’effetto di false comunicazioni e’ che gli antidepressivi, sono suscettibili di essere trattamenti piu’ pericolosi e meno efficaci di quanto non sia stato in precedenza riconosciuto”, commenta Jon Jureidini dell’Universita’ di Adelaide, in Australia.