Lo scenario sinottico sull’area euro-atlantica continua ad essere dominato da una vasta e complessa circolazione depressionaria, con “gradiente barico” decisamente “lasco” nei bassi strati, posizionata con il proprio centro di massa sopra il mar del Nord. Questa circolazione depressionaria, pressata da ovest dall’incalzare del promontorio anticiclonico azzorriano, entrando in fase di “stretching” tende ad allungarsi in direzione del territorio francese, con una marcata ondulazione ciclonica che contribuisce a richiamare aria piuttosto calda, d’estrazione sub-tropicale continentale “marittimizzata”, in direzione dei Balcani, dei Carpazi, fino alla Polonia, Bielorussia e Ucraina centro-occidentale, dove le temperature subiranno un notevole aumento. Poco più ad est l’”avvezione di spessore” creata dall’intensa avvezione di aria calda di tipo sub-tropicale continentale “marittimizzata” sta alimentando un promontorio anticiclonico “interciclonico” che dallo Ionio si estende fino al bassopiano ucraino e alle pianure della Russia sud-occidentale. Tale struttura anticiclonica, responsabile dell’intensa onda di calore che in queste ore interessa la Sicilia e l’estremo sud peninsulare, nel corso della giornata di domani comincerà ad essere parzialmente erosa, lungo il suo bordo più occidentale, dall’ingresso sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo della saccatura, ora presente sulla Francia, collegata alla depressione posizionata sul mar del Nord, costringendo l’anticiclone ad arretrare ulteriormente verso levante.
Nel corso della giornata di domani la parte più meridionale di questa saccatura, che dal mar del Nord si protende fin sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo, tenderà a spingersi fin sulla Sardegna e le nostre regioni di nord-ovest, dipanando un sostenuto e umido flusso sud-occidentale nella media troposfera che determinerà condizioni di marcata instabilità. Soprattutto durante le ore pomeridiane e serali fra Piemonte e alta Lombardia, dove si potranno sviluppare imponenti annuvolamenti cumuliformi capaci di dare origini a dei rovesci e a temporali sparsi, a tratti localmente intensi lungo la fascia pedemontana prealpina.
L’instabilità al nord, inoltre, sarà acuita da infiltrazioni di aria più fredda nella media troposfera e dal passaggio in quota di una modesta “anomalia positiva della tropopausa dinamica” che inasprirà l’attività convettiva. Sulle rimanenti regioni, a parte un aumento della nuvolosità atteso sulla Sardegna e su parte delle regioni tirreniche, persisteranno condizioni di prevalente stabilità atmosferica, grazie alla presenza di un campo di geopotenziale ancora elevato.
Ma questa stabilità avrà le ore contate. Difatti nel corso della nottata fra sabato e domenica l’asse di saccatura penetrato sul Mediterraneo centro-occidentale, venendo pressato da ovest dalla spinta del promontorio anticiclonico delle Azzorre, subirà un notevole “stretching”, evolvendosi rapidamente in una piccola ciclogenesi in quota che domenica andrà a collocarsi poco ad est della Sardegna, con un minimo posizionato sul Tirreno centrale.
L’isolamento di questo minimo depressionario in quota, alimentato dal passaggio sul bacino centrale del Mediterraneo di un ramo secondario del “getto polare” (il quale imprimerà in quota una certa vorticità positiva), determinerà una notevole destabilizzazione atmosferica, che diverrà particolarmente marcata su gran parte del centro-nord, per il sensibile inasprimento del “gradiente termico verticale” e la presenza in quota di diversi nuclei di vorticità positiva, collegati alla circolazione depressionaria centrata sul Tirreno centrale, che instabilizzeranno notevolmente l’atmosfera, favorendo lo sviluppo di un intenso “forcing” di natura “termoconvettica” lungo tutta la dorsale appenninica, ove si formeranno numerosi temporali, localmente anche di forte intensità, e accompagnati da forti colpi di vento, attività elettrica frequente e occasionali grandinate.
Durante la seconda parte di giornata l’instabilità si estenderà anche alle regioni più meridionali e alla Sicilia, dove si potranno verificare delle piogge e dei rovesci a carattere sparso, anche a carattere temporalesco. Difatti il passaggio di un debole fronte freddo al suolo associato alla circolazione depressionaria in quota, in estensione dalla Sardegna verso le coste del basso Tirreno, originerà una certa instabilità convettiva. Piogge che potrebbero bagnare persino le coste tirreniche della Sicilia, ieri letteralmente divorate dai vasti incendi alimentati dai “torridi” e intensi venti di scirocco di caduta dai crinali di Madonie, Nebrodi e Peloritani. Le temperature, sempre domenica, dopo il gran caldo di queste ultime ore, soprattutto in Sicilia, subiranno un autentico tracollo termico nel corso della seconda parte di domenica, per l’ingresso di aria più fresca di matrice nord atlantica che si accompagnerà nei bassi strati sotto forma di deboli o moderati venti di maestrale.
SABATO 18 GIUGNO 2016
Al mattino tempo per lo più soleggiato al nord, eccetto al nord-ovest dove si assisterà ad un aumento della nuvolosità già dalla mattinata, sempre più marcata soprattutto fra Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e ovest Lombardia. Anche sulla Sardegna già dalla mattinata si assisterà ad un generale aumento della nuvolosità, per nubi dapprima alte e stratiformi. Qualche velatura attesa anche fra Toscana e alto Lazio. Sulle rimanenti regioni persisterà la stabilità con prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi.
Nel pomeriggio ulteriore aumento della nuvolosità sulle regioni di nord-ovest con il rischio di locali temporali e di qualche rovescio sparso che potranno bagnare specialmente il Piemonte e le aree pedemontane della Lombardia. Nuvolosità in ulteriore aumento sulla Sardegna con il rischio di qualche piovasco nel tardo pomeriggio/sera sul nord dell’isola. Dal pomeriggio le prime velature e nubi alte cominceranno ad estendersi al resto delle coste tirreniche e sulla Sicilia. Sulle rimanenti regioni persisteranno ancora condizioni di relativa stabilità con ampie porzioni di cielo sereno.
Al mattino tempo marcatamente instabile, a tratti perturbato, al nord con cieli nuvolosi o molto nuvolosi a cui si assoceranno delle piogge, dei rovesci e dei temporali, a tratti intensi, accompagnati da colpi di vento e da una intensa attività elettrica. Anche sulla Toscana e sul resto delle regioni centrali si assisterà ad un progressivo aumento della copertura nuvolosa che si assocerà a delle precipitazioni sparse. Qualche rovescio dalla mattinata interesserà la Sardegna e l’ovest della Sicilia.
Nel pomeriggio l’instabilità convettiva si estenderà anche al Veneto e all’Emilia-Romagna e Friuli, dove si verificheranno dei rovesci e dei temporali anche di forte intensità. Dalla serata progressiva attenuazione dei fenomeni al nord-ovest, mentre rovesci e temporali continueranno ad insistere tra Veneto, Emilia-Romagna e su parte del Friuli. Lento miglioramento con delle schiarite pure sulla Sardegna. Tempo spiccatamente instabile lungo tutta la dorsale appenninica dove si svilupperanno numerosi rovesci e temporali, in progressiva attenuazione dalla serata. I fenomeni più intensi dovrebbero interessare le aree più interne fra Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio, Campania e Molise. Un po’ di instabilità dal pomeriggio anche al sud, specialmente sulle aree più interne di Molise, Basilicata e Calabria, e sulle coste della Sicilia e Calabria tirrenica. Qualche isolato temporale nel pomeriggio potrebbe sconfinare sulle coste della Sicilia e Calabria ionica. Ma dalla serata si assisterà ad un progressivo miglioramento.
Sono attese in diminuzione, anche sensibile. Domenica un autentico tracollo termico interesserà le regioni meridionali, in particolar modo la Sicilia.
VENTI
Spireranno da deboli a moderati dai quadranti settentrionali. Domenica sono attesi dei sensibili rinforzi da NO sul mar di Sardegna, Canale di Sardegna e Canale di Sicilia, dove la ventilazione raggiungerà forza 5-6 Beaufort.
MARI
Passeranno da poco mossi a mossi a largo. Attenzione domenica al mar di Sardegna, Canale di Sardegna e Canale di Sicilia che si presenteranno molto mossi a largo, con onde alte fino a più di 1.5-1.8 metri.