Migranti, recuperato il relitto del peschereccio affondato nell’aprile 2015: 700 morti

MeteoWeb

E’ in fase di recupero il relitto del peschereccio inabissatosi il 18 aprile 2015, in uno dei naufragi peggiori mai avvenuti nel Mediterraneo negli ultimi decenni. Un barcone carico con oltre 700 migranti, in fuga dalle zone di guerra del Nord Africa e naufragato al largo della Libia. Il relitto è stato sollevato dal fondale con il modulo di recupero della nave Ievoli Ivory.

In zona è presente la nave San Giorgio della Marina Militare, insieme al Gruppo Operativo Subacquei della Marina, una squadra di Vigili del Fuoco. Il relitto verrà trasportato nei prossimi giorni nel porto di Augusta dalla nave Ievoli Ivory e verrà collocato in una ampia tensostruttura refrigerata, dove inizieranno le operazioni di recupero delle salme dal relitto. Il naufragio dell’aprile 2015, l’ennesimo di una lunga serie di naufragi che andavano avanti dagli anni ’80, scosse l’Europa, o almeno una sua parte. Doveva però ancora arrivare l’estate 2015 dei fili spinati e delle frontiere chiuse dai Balcani all’Austria.

Intanto proprio oggi arriva la notizia di un nuovo naufragio nel Canale di Sicilia: dieci donne sono morte nel naufragio di un gommone carico di migranti avvenuto a circa 20 miglia dalle coste libiche.

Condividi