Milano, occhio bionico ridona vista ad un 50enne: “finalmente posso vedere i miei bimbi”

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A Milano, un occhio bionico ha restituito la vista dopo 15 anni ad un 50enne. L’uomo soffriva di una grave forma di Retinite Pigmentosa e grazie all’installazione di un microchip sulla retina è in grado di distinguere le sagome, anche se in scala di grigi. L’intervento è stato svolto all’Ospedale San Paolo di Milano dall’equipe medica del prof. Luca Rossetti Direttore della Clinica e docente dell’Universita’ degli Studi di Milano. La seduta operatoria è durata solo 2 ore e si è conclusa con l’inserimento della protesi epiretinica senza complicanze chirurgiche.

L’intervento e’ stato possibile anche grazie alla donazione dell’impianto da parte dell’Associazione Retinitis Onlus e al suo Presidente, Gaetano Savaresi, che da sempre supporta la Clinica del San Paolo. Il dispositivo si chiama “Argus II”. “Il nostro obiettivo era cercare di ottimizzare l’immagine catturata dalla telecamera dando al paziente la possibilita’ di svolgere anche alcune mansioni di lettura breve come scadenze, titoli di testi, autonomia esterna ed interna. I risultati ottenuti sono ottimi: Nicola ha riconosciuto le figure degli istruttori e ha autonomia nel muoversi in ambienti sconosciuti, evitando porte chiuse e, ad esempio, sedendosi nello spazio libero di una panchina parzialmente occupata” dichiara il prof. Rossetti. Per Nicola  “quando ho illuminato i miei due bimbi e le persone a me piu’ care la gioia e’ esplosa. Sono rinato a 50 anni anche se so che il lavoro di riabilitazione e’ ancora lungo e faticoso“.

A 30 giorni dal giorno dell’impianto il paziente, dopo un delicato processo di attivazione del segnale e di regolazione di ogni singolo elettrodo, calzando l’occhiale con fotocamera ed antenna, ha potuto ricevere impulsi luminosi trasmessi all’interno dell’occhio ed inviati sfruttando il nervo ottico. La rieducazione visiva comporta sedute nel Centro, soprattutto per valutare i progressi che il paziente raggiunge seguendo un percorso nel proprio domicilio attraverso un PC che contiene il programma riabilitativo che consente al paziente di migliorare le performance in termini di fissazione e per aumentare velocita’ e precisione nel riconoscimento dei caratteri.

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