Missione LISA Pathfinder: ruolo di primo piano per Leonardo-Finmeccanica

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Nella missione LISA Pathfinder, i cui primi fondamentali risultati vengono presentati oggi a Madrid con ritrasmissione a Roma all’Istituto nazionale di Fisica Nucleare, c’è tanta Italia. La sonda, partita il 3 dicembre scorso dalla base di Kourou nella Guyana francese, ha infatti il compito ambizioso di aprire la strada alla costruzione di un vero e proprio osservatorio spaziale delle onde gravitazionali che dovrebbe essere pienamente compiuto con il lancio della missione e-Lisa. Lisa è stata concepita dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e conta il fondamentale contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l’Università di Trento. Lisa è posizionata ad una distanza dalla Terra di circa 1.5 milioni di chilometri e contiene due masse fluttuanti liberamente, schermate dalle forze esterne, che seguono una traiettoria determinata soltanto dal campo gravitazionale locale. Un interferometro laser ne misura il movimento con una accuratezza mai sperimentata prima per testare le tecnologie per lo studio delle onde gravitazionali. E Leonardo-Finmeccanica ha un ruolo di primo piano nella missione. In particolare, grazie al sistema di propulsione a gas freddo sviluppato da Leonardo, Esa “è in grado di controllare l’orientamento e la posizione nello spazio della sonda con grappoli di micromotori in grado di apportare correzioni infinitesime, così da simulare una condizione di assenza totale di disturbi” spiega il colosso aerospaziale italiano. Inoltre, i sensori d’assetto digitali Smart Sun Sensor (Sss), anch’essi realizzati da Leonardo, sono stati utilizzati invece durante il lancio, il trasferimento e le operazioni nell’orbita, mentre il pannello fotovoltaico, con i suoi 900 W di potenza e il 28% di efficienza, quasi il 50% in più di un pannello solare terrestre, fornisce l’alimentazione ai sistemi della sonda. Anche Thales Alenia Space, società partecipata da Thales e Leonardo, ha un ruolo chiave ed ha fornito ad Airbus Defence and Space, prime contractor del satellite, apparecchiature del segmento di bordo e terrestre. In particolare, la joint venture Thales (67%) e Leonardo (33%) ha realizzato il trasponditore per Telemetria, Traiettografia e Comando (Tt&C) in banda X, che agisce come unica interfaccia tra la sonda e la stazione di terra, e ha curato la simulazione e il collaudo dei sistemi di alimentazione. Al programma di Lisa contribuisce anche Telespazio, joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%), che ha supportato i servizi di lancio da Kourou, ha fornito sistemi software per il lanciatore e il segmento di terra della missione e supporta l’Esoc nelle operazioni spaziali.

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