NASA : superato un nuovo test per lo Space Launch System (SLS)

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Il booster laterale del futuro sistema di lancio della NASA ha superato il test di qualificazione finale. Questa era la seconda verifica per il booster, che si è svolta presso la struttura della compagnia produttrice Orbital ATK nello Utah (USA), segnando la fine dei test per questa parte del vettore in vista del primo lancio del SLS con a bordo la capsula Orion nel tardo 2018.

In questo test, della durata di due minuti, il booster ha fornito 3.6 milioni di pound (libbre) di spinta raggiungendo una temperatura di 3000°C. Quando il vettore sarà lanciato, i booster resteranno accesi per lo stesso periodo di tempo. 530 strumenti applicati sul mezzo hanno fornito sufficienti dati che verranno analizzati dagli ingegneri della NASA per valutare se tutti gli 82 obiettivi di qualifica sono stati raggiunti.

Lo Space Launch System spiega l’ASI sarà il razzo più potente al mondo, superando il Saturn V che lanciò gli astronauti sulla Luna. L’SLS avrà due booster laterali che forniranno insieme più del 75% della spinta necessaria per scappare dalla gravità terrestre e permettere viaggi deep space più veloci.

Parallelamente all’SLS, la NASA continua la sua collaborazione con i partner commerciali che forniscono lanci per la Stazione Spaziale Internazionale. Un report della NASA dell’Office of Inspector General (OIG) uscito il 28 giugno, analizza il fallimentodella missione SpX-7 di SpaceX dello stesso giorno nel 2015. Il Falcon 9 esplose pochi minuti dopo il lancio che causò laperdita di rifornimenti e materiale destinati alla ISS del valore di $112 milioni. Questa investigazione svela che la NASA ha rinegoziato i costi di cinque lanci futuri (da SpX-16 a SpX-20), ottenendo unanotevole riduzione dei prezzi per compensare le perdite. Inoltre SpaceX fornirà hardware, servizi integrativi e flessibilità a nessun costo.

Il report dell’OIG elogia la NASA per come ha negoziato i nuovi prezzi con SpaceX, ma fa delle raccomandazioni per come affrontare simili fallimenti all’interno del programma dei voli commerciali (CRS), in particolare nell’ambito del risk management. Toccherà alla NASA decidere se applicare le raccomandazioni per le missioni future.

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