Olio extravergine d’oliva falso: multe salatissime per molti marchi noti

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La decisione dell’antitrust dell’8 giugno 2016 non lascia spazio ad ambiguità e incertezze: il contenuto di tre campioni di olio “non corrisponde alla categoria olio extra vergine d’oliva dichiarata in etichetta trattandosi, invece, di olio vergine di oliva”. La società spagnola Deoleo è stata condannata a pagare una salatissima multa di 300 mila euro per aver venduto bottiglie di olio extravergine attraverso le marche Bertolli gentile, Sasso classic e Carapelli. Non è la prima condanna scaturita dalla vicenda scoppiata il passato maggio 2015, quando, dopo un test, si sono evidenziate anomalie su diverse marche di olio.

La prima condannata la marca Primadonna venduta nei supermercati Lidl, obbligati a pagare una multa di 550 mila euro, per avere venduto olio extra vergine con il marchio Primadonna che, secondo l’autorità, conteneva olio vergine di oliva. 

Inolio multa laboratorio si sono riscontrati casi di olio contraffatto con anomalie degli aspetti organolettici, l’olio infatti era riscaldato, rancido, conteneva muffa e umidità. Analizzati e condannati i seguenti marchi: Carapelli, Bertolli, Sasso, Coricelli, Santa Sabina, Prima Donna e Antica Badia. Il responso della procura di Torino conferma la presenza di irregolarità e di difetti organolettici per Bertolli gentile, Sasso classico e Carapelli il frantoio. La notizia  viene ripresa dai giornali e alcune associazioni di consumatori (Konsumer in questo caso) inviano un esposto all’Antitrust, chiedendo un intervento nei confronti delle aziende per pubblicità ingannevole.

Dalla sentolio d'olivaenza è emerso che Deoleo dichiara di avere messo a punto un nuovo servizio di controllo (Comitato di  qualità) per verificare al meglio la provenienza e la qualità della materia prima. Questo comitato ogni mese si riunisce “con lo specifico obiettivo di individuare ed implementare sia le azioni dirette al raggiungimento e mantenimento dei livelli di qualità stabiliti dalla società sia le eventuali e necessarie azioni correttive“. Deoleo dichiara di avere affidato a  esperti esterni la messa a punto di un nuovo codice etico e una nuova procedura per la scelta dei fornitori di materia prima e migliorie per quanto attiene la rintracciabilità, oltre a un sistema di blocco e sblocco  delle partite  che sulla base dei controlli interni non rispettano i

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