L‘universita’ di Bologna continua il suo lavoro negli scavi di Pompei e con una nuova Convenzione di ricerca amplia il suo impegno in una delle aree archeologiche piu’ importanti. Le antiche Mura Urbiche e la grande casa nobiliare di Obellio Firmo sono infatti le nuove ‘sfide archeologiche’ che l’Alma Mater, con i suoi studiosi e i suoi studenti, si prepara ad affrontare a Pompei: la Convenzione di ricerca coinvolge la sezione di Archeologia del dipartimento di Storia Culture Civilta’, il dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali e la Soprintendenza Speciale ai Beni Archeologici di Pompei.
“L’ateneo ha siglato questa convenzione di ricerca per ampliare e rilanciare una collaborazione storica tra noi e Pompei, iniziata nel 1999 – ha detto il rettore, Francesco Ubertini – Rinnoviamo la nostra presenza anche come cantiere formativo per i nostri studenti“. Con il nuovo accordo, coordinato da Giuseppe Sassatelli, nel prossimo triennio l’universita’ di Bologna portera’ avanti gli obiettivi del Piano della Conoscenza includendo un settore delle Mura dell’antica citta’ rimasto escluso dal precedente progetto e proseguira’ la sperimentazione di tecnologie innovative per la ricerca e la documentazione dell’archeologia in uno dei piu’ bei contesti di Pompei, la Casa di Obellio Firmo.
Al progetto – guidato da Enrico Giorgi per il dipartimento di Storia Culture Civilta’ e da Gabriele Bitelli per il dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali – parteciperanno anche studenti delle lauree magistrali e del corso di laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, allievi della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici e dottorandi di vari settori. “E’ una convenzione importante – ha detto Sassatelli – per continuare le ricerche, ma anche da un punto di vista formativo: gli studenti possono andare sul posto e fare attivita’ pratica, integrando le loro conoscenze“.