Previsioni Meteo – Quella che poteva sembrare la prima grande ondata di caldo estivo, proprio a ridosso del Solstizio d’Estate, è già stata ridimensionata nella durata e nell’entità dagli ultimi aggiornamenti dei principali centri di calcolo, e con ogni probabilità lo sarà ancora. Come avevamo già scritto su MeteoWeb nei giorni scorsi, non si tratta di un anticiclone pronto ad apportare sull’Italia un periodo di caldo e bel tempo: è soltanto una veloce vampata di calore provocata dall’arrivo di un altro ciclone, che nella sua fase pre-frontale arrivando sul Mediterraneo richiamerà una lingua molto calda dal cuore del Sahara verso il Mediterraneo centrale.
Gli ultimi aggiornamenti confermano l’arrivo di un’isoterma di +30°C ad 850hPa sulla Tunisia meridionale, con una +25°C alla stessa quota a ridosso della Sicilia, dove la colonnina di mercurio nella giornata di venerdì 17 giugno potrebbe arrivare a +40°C nelle zone interne. Molto caldo anche nelle altre Regioni meridionali, ma senza i picchi estremi che sembravano possibili fino a ieri, e soprattutto sarà una vampata molto breve, di poche ore, seguita da un nuovo crollo termico con ancora una volta forte maltempo.
Al Nord, intanto, quest’ondata di caldo non si sentirà affatto, come possiamo osservare dai grafici sulla destra (il primo di Torino, il secondo di Genova). Le temperature oscilleranno di qualche grado sopra le medie, ma con forte maltempo e quindi con temperature fresche al suolo, soprattutto nelle ore diurne, ben inferiori rispetto alla normalità stagionale. Farà caldo, invece, al Centro/Sud ma soltanto per poche ore. I giorni veramente caldi saranno soltanto due: giovedì 16 e venerdì 17.
Il calo termico successivo sarà più lento rispetto all’impennata molto rapida tra la sera del 15 e la mattinata del 16 giugno, perchè nelle zone joniche tra Salento, Calabria e Sicilia, continuerà a fare molto caldo anche sabato 18 e domenica 19, prima dell’arrivo della nuova perturbazione anche all’estremo Sud. Ma nelle altre Regioni, soprattutto al Centro, in Sardegna e nella fascia tirrenica del Paese, già dal 18 la colonnina di mercurio diminuirà significativamente.
Insomma, una situazione transitoria a cui seguirà un’altra lunga fase fresca e perturbata sulla falsariga di quanto già accaduto nei primi dieci giorni del mese, con tanti fenomeni estremi, violenti temporali e – a maggior ragione dopo il gran caldo di quei due giorni – anche altri eventi intensi come grandinate e trombe d’aria.