Solar Impulse, impresa storica: da New York a Siviglia spinto dal sole

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Storica impresa di Solar Impulse II: a distanza di 97 anni dalla prima traversata aerea atlantica senza scalo, compiuta da due aviatori britannici nel giugno 1919, l’aereo alimentato solo da energia solare ha sorvolato l’Atlantico del Nord senza mai fermarsi. Quasi tre giorni dopo la partenza da New York, il velicolo super leggero e’ atterrato all’alba all’aeroporto San Pablo di Siviglia. Le due imprese, quella pioneristica del 1919 e quella iper tecnologica del 2016, sono accomunate dal tempo di percorrenza: Solar Impulse ha impiegato 70 ore per raggiungere l’Europa, mentre il bombardiere bimotore Vickers Vimy, pilotato dagli inglesi John Alcock ed Arthur Whitten Brown, raggiunse l’Irlanda dalla citta’ canadese di Saint John’s in 72 ore. La traversata e’ solo una tappa dell’avventura in giro per il mondo dell’aereo ad energia solare che era decollato per la prima volta da Abu Dhabi nel marzo 2015. Frutto di 13 anni di lavoro, Solar Impulse II e’ nato da un progetto dell’Universita’ svizzera di Losanna in collaborazione con l’Agenzia spaziale europea per promuovere l’energia pulita. A guidare la spedizione e’ il 58enne Bertrand Piccard, gia’ famoso per essere stato il primo uomo ad aver compiuto il giro del mondo senza soste a bordo di un pallone aerostatico, avvicendatosi alla cloche con il connazionale Andre’ Borschberg. Successore di Solar Impulse 1, che nel 2010 volo’ per 26 ore grazie a delle batterie al litio, Solar Impulse 2 e’ alimentato da 17mila celle solari fissate su ali larghe 72 metri, quasi come quelle dell’A380. A differenza del superjumbo dell’Airbus, il velivolo ad energia solare ha un peso inferiore alle tre tonnellate.

LaPresse/EFE
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Non si puo’ dire lo stesso per quella del 1919. L’aereo incontro’ nebbia, neve e grandine, e a tratti fu costretto a volare senza visibilita’, uno dei piloti ad un certo punto fu costretto a salire sull’ala per staccare il ghiaccio dai motori con un temperino. L’atterraggio su un prato nei pressi di Galway fu brusco, e provoco’ seri danni al velivolo, ma l’equipaggio ne usci’ illeso. Sempre nel 1919 gli inglesi furono i primi ad attraversare l’Atlantico a bordo di un dirigibile, un R33 capitanato dal maggiore George Herbert Scott della Royal Air Force insieme al suo equipaggio ed ai passeggeri volo’ da East Fortune in Scozia a Mineola, Long Island, coprendo una distanza di circa 3000 miglia in quattro giorni e mezzo. Giunti a destinazione ritornarono in Inghilterra completando cosi’ il primo viaggio di andata e ritorno. Nel 1927 fu la volta di Charles Lindbergh che pero’ fece il primo volo transatlantico non-stop in solitario, volando tra New York City e Parigi. Il primo tentativo di traversata dell’atlantico con molti passeggeri fu fatto dalla Germania negli anni trenta: alcuni dirigibili Zeppelin trasportarono circa 60 passeggeri. Il disastro di Hindenburg nel 1937 mise tuttavia fine ai voli degli Zeppelin. Bisognera’ aspettare gli anni ’50 per vedere aeroplani di dimensioni sempre maggiori trasportare passeggeri attraverso l’oceano in un tempo sempre piu’ breve. Negli anni ’70 il Concorde permetteva di sorvolare l’Atlantico in un tempo record di quattro ore.

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