Spazio: anche l’Italia a bordo di Juno, pochi giorni all’arrivo nell’orbita di Giove

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Manca poco ormai all’arrivo della missione Juno nell’orbita di Giove (4 luglio): un altro importante traguardo nella collaborazione storica tra l’Agenzia Spaziale Italiana e la NASA. A bordo della sonda sono presenti due sofisticati strumenti d’indagine italiani: lo spettrometro a immagini infrarosse Jiram (Jovian InfraRed Auroral Mapper) – realizzato dalla Divisione Avionica di Leonardo-Finmeccanica sotto la guida scientifica dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) – e lo strumento KaT (Ka-Band Translator), realizzato da Thales Alenia Space Italia sotto il coordinamento scientifico dell’Università La Sapienza di Roma. Nascono dalla grande esperienza maturata dall’Italia in altre importanti missioni, come VenusExpress intorno a Venere, Cassini intorno a Saturno, Rosetta sulla cometa Churyumov-Gerasimenko e Dawn in orbita intorno a Cerere. Con l’inizio della fase di operazioni scientifiche su Giove e con il lancio della missione europea BepiColombo nel 2018, gli scienziati italiani osserveranno tutti i corpi del sistema solare, ad eccezione di Urano e Nettuno.

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