Un’altra spinta per il completamento della ricostruzione è stata decisa dalla giunta regionale dell’Umbria che ha assegnato ai Comuni 12 milioni di euro per il finanziamento degli interventi di ripristino post-sisma degli edifici compresi nelle Umi di fascia N dei Pir. “La fascia ‘N’ – ha spiegato la presidente Marini – non aveva trovato sino ad ora un’organica fonte di finanziamento ma il ripristino degli immobili danneggiati dal sisma compresi in questa fascia ha un’indubbia importanza strategica ai fini della conclusione del processo di ricostruzione se si considera che, attualmente, all’interno dei nuclei oggetto dei 188 Pir approvati dalla giunta regionale, queste Umi rappresentano, una volta finanziate le fasce prioritarie, gli unici agglomerati immobiliari non riparati“.
“Proprio in virtu’ dello stato attuale della ricostruzione, decisamente avviata alla conclusione, oggi – ha continuato la presidente – si concretizzano i presupposti economici per poter programmare il finanziamento, almeno in parte, di tali interventi“. “La giunta regionale, gia’ nello scorso aprile aveva espressamente destinato al ripristino delle Umi di fascia ‘N’ il finanziamento di 11.854.230,77 euro. La limitatezza delle risorse disponibili – ha spiegato ancora – fronte di un fabbisogno economico stimato in circa 360 milioni di euro, rende inattuabile il finanziamento in toto delle Umi e impone la definizione di criteri restrittivi per l’assegnazione dei relativi finanziamenti ai Comuni, per l’individuazione degli immobili interessati dal beneficio in argomento e, infine, per la quantificazione del contributo concedibile“.
L’obiettivo ultimo e’ quello di “completare il recupero edilizio, architettonico, sociale ed economico dei centri oggetto dei programmi integrati di recupero compatibilmente, come detto, con le attuali disponibilita’ finanziarie“. Non sono interessati dal provvedimento gli immobili compresi nelle fasce “N” all’interno dei Pir già riparati o in corso di riparazione a spese del proprietario poiché il rimborso delle somme anticipate per lavori già eseguiti o in corso di esecuzione non risulta funzionale al recupero dei centri oggetto dei Pir. Ulteriori criteri per l’individuazione degli immobili interessati dal finanziamento derivano dalla destinazione dell’immobile, abitativa o produttiva, e dalle condizioni particolarmente gravi dell’edificio, anche in relazione allo stato dei luoghi: si ritiene cosi’ di dover preferire, il fabbricato oggetto di ordinanza di sgombero, specie quando le condizioni di instabilita’ pregiudichino o mettano in pericolo l’utilizzo di immobili adiacenti ristrutturati o la circolazione stradale e pedonale sulla pubblica via, e l’immobile oggetto di opere di messa in sicurezza, in particolare quando queste ostacolino o rendano difficoltosi in modo sensibile la circolazione stradale o pedonale sulla pubblica via o l’utilizzo di fabbricati adiacenti gia’ ripristinati a seguito del sisma.