Una severa ondata di maltempo, caratterizzata da piogge abbondanti, rovesci e forti temporali, si appresta ad interessare vaste aree dell’Europa orientale, dal nord della Romania fino all’Ucraina e al sud-ovest della Russia europea. Questa fase di tempo marcatamente instabile e perturbato è causata dall’isolamento, sul mar Baltico, di una depressione extratropicale a carattere chiuso, che risalirà molto rapidamente in direzione delle coste occidentali della Finlandia e del Golfo di Botnia. L’evoluzione verso levante di questa circolazione depressionaria, particolarmente strutturata nelle quote superiori della troposfera, con un nocciolo freddo alla quota di 500 hpa, verrà arrestata dall’azione di blocco eretta dal robusto promontorio anticiclonico di blocco presente sulla Russia europea, il quale costringe i sistemi frontali e le annesse perturbazioni, provenienti dall’Atlantico, a piegare bruscamente verso nord, per risalire verso il comparto nord-orientale del continente, lungo il lato occidentale e settentrionale dell’intensa circolazione anticiclonica che dal Mediterraneo centro-orientale si protende fino al nord della Russia europea settentrionale.
L’imponente promontorio anticiclonico di blocco posizionato con i propri elementi al traverso della Russia europea tenderà ulteriormente a rinvigorirsi, a seguito dell’”avvezione di spessore” determinata dal flusso caldo e secco sub-tropicale, proveniente dagli “arroventati” libici, che viene richiamato lungo il bordo più occidentale della stessa struttura anticiclonica, dove domina una moderata ventilazione da Sud e S-SE.
Il flusso di aria piuttosto calda e umida, ben strutturato nei medi e bassi strati, cominciando a crescere di quota, ha già interessato gli strati medi e superiori della troposfera, determinando un significativo aumento del geopotenziale in quota sopra la Russia europea.
La presenza di questa robusta figura anticiclonica sulla Russia contribuirà ad arrestare il flusso perturbato principale in ingresso dall’Atlantico settentrionale, rendendo l’assetto configurativo piuttosto stazionario lungo buona parte dell’Europa centro-orientale, dal Mediterraneo centrale fino ai Carpazi e le pianure fra Ucraina e Bielorussia.
Non potendo più evolvere verso est questa depressione, nel corso delle prossime 24-36 ore, una volta agganciata dal ramo ascendente del “getto polare” che borda il margine più occidentale dell’anticiclone di blocco sulla Russia, tenderà a risalire verso il Golfo di Botnia, prima di venire riassorbita dal flusso perturbato principale che dall’Atlantico settentrionale si dipana fino al nord della Scandinavia.
Lungo il bordo più meridionale di questa circolazione depressionaria, in risalita verso il settore più settentrionale del Golfo di Botnia, il considerevole “gradiente di geopotenziale” produrrà un sostenuto flusso sud-occidentale che dal bacino centrale del Mediterraneo si estende fino alla Russia europea.
In seno a questo flusso portante sud-occidentale scorrerà nei bassi strati un nuovo sistema frontale che dalla Romania si muoverà verso la Moldavia, l’Ucraina, la Bielorussia e il sud-ovest della Russia. Questo sistema frontale nei bassi strati, venendo sovrastato in quota da infiltrazioni di aria decisamente più fredda nella media troposfera, nel corso della giornata odierna darà luogo a forti rovesci e a temporali, anche di forte intensità, che colpiranno soprattutto l’Ucraina centro-occidentale e la Bielorussia meridionale.
Qui le precipitazioni a prevalente carattere temporalesco, venendo caratterizzate da elevati indici di rain/rate, potranno causare conseguenti allagamenti o persino occasionali “flash floods”. Le criticità più significative si riscontreranno proprio fra il nord della Romania e l’Ucraina centrale, non lontano dal confine con la Bielorussia meridionale.
Il forte “gradiente termico verticale” lasciato in eredità dalla depressione in allontanamento verso il Golfo di Botnia, inoltre, durante le ore pomeridiane favorirà l’accensione di una vivace attività “termoconvettiva”, agevolando lo sviluppo di moti convettivi particolarmente violenti capaci di sfornare imponenti sistemi temporaleschi a mesoscala, con uno spessore anche superiore ai 12-13 km.
Alcuni di questi temporali, data la presenza in quota, fra il nord della Romania, l’Ucraina centrale, il sud della Bielorussia e il sud-ovest della Russia, di un intenso “Wind Shear verticale”, riusciranno ad evolvere in imponenti “supercelle temporalesche” che potranno dare la stura a fenomeni temporaleschi di forte intensità, accompagnati da scariche elettriche, forti colpi di vento, fenomeni vorticosi, grandinate piuttosto intense e precipitazioni accompagnate da indici di rain/rate molto elevati.
Ma anche nella giornata di domani, visto gli elevati valori di “Shear” del vento in quota e l’elevatissimo “Cape”, potenziali “supercelle”, alcune anche ben sviluppate, si potranno osservare pure fra l’est della Polonia, la Bielorussia e il nord dell’Ucraina. Questi temporali, particolarmente violenti, si potranno accompagnare a forti grandinate, violenti colpi di vento e una intensa attività elettrica.