C’è l’Italia alla guida di un maxi studio europeo sulla migliore terapia per la leucemia mieloide cronica, coordinato da Fabrizio Pane, ematologo del policlinico Federiciano di Napoli e presidente della Società italiana di ematologia. Lo studio, spiega Pane, dal Congresso europeo di ematologia a Copenaghen, “coinvolge 80 centri per un totale di 600 pazienti e durerà circa sei anni. Vengono messi a confronto due farmaci biologici per la leucemia mieloide cronica, per stabilire la migliore strategia terapeutica in grado di arrivare alla guarigione senza eseguire un trapianto di midollo“. Proprio per questo, se dai primi test si vede che un farmaco non funziona su un determinato paziente si cambia, passando all’altro. “Si modifica la strategia – evidenzia l’esperto – per ottimizzare la guarigione valutando come ottenere la migliore soppressione della malattia già dalle primissime fasi di trattamento“.