“Come indicano le evidenze scientifiche, non c’è alcuna relazione tra vaccino trivalente contro morbillo, parotite e rosolia (Mpr) e autismo. I rischi sono rarissimi e non comprendono, ribadisco, l’autismo, ma non esistono esami che possano prevedere il rischio“. Lo spiega Gianni Rezza, epidemiologo dell’Istituto superiore di sanità componete della commissione di consulenti incaricata dalla Procura di Trani in merito alle indagini partite dopo la denuncia di una coppia con entrambi i figli autistici. Un procedimento per lesioni personali gravissime a carico di ignoti, che ora sta per essere archiviato.
“La scienza ha chiarito da tempo – ricorda Rezza sentito dall’AdnKronos Salute – che non esiste legame con malattie dello spettro autistico, ed è stato ribadito in sede di consulenza. La commissione ha indicato anche la necessità di essere più scrupolosi quando si vaccina, di fare un esame molto attento ed evitare di vaccinare un bambino durante la febbre. In ogni caso i rischi sono infinitesimali e nemmeno paragonabili ai vantaggi ottenuti“, precisa lo specialista sottolineando che in ambito giudiziario “a volte sono necessari compromessi, almeno su alcuni dettagli, che non hanno sempre a che fare con le evidenze scientifiche“.
Inoltre “possono esserci consulenti molto orientati“. Nel panel, per esempio, c’era Roberto Gava, noto come esponente della corrente anti-vaccini, che non ha firmato la relazione. L’esperto dell’Iss, ad esempio, non ritiene che le linee guida dell’Oms siano del tutto inadeguate, come emerge dalla relazione della commissione, anche se condivide in pieno la necessità “di essere scrupolosi nel dare la necessaria informazione ai parenti del bambini“. (AdnKronos)