Durò più di 24 ore l’incendio che colpì la stazione Termini di Roma a cavallo fra il 29 giugno ed il primo luglio del 1967, 49 anni fa. Un enorme rogo si sviluppò nelle gallerie sotterranee, propagandosi poi a tutto il complesso, ed impegnò centinaia e centinaia di vigili del fuoco in quello che qualcuno definì “il peggior incendio della storia recente di Roma”. Per fortuna non vi furono vittime, solo alcuni intossicati, ma i danni furono enormi e per giorni si temette per la tenuta del pavimento della grande galleria centrale, a rischio crollo. “Termini puntellata”, titolava l’Unità il primo luglio del ’67.
Per spegnere l’incendio i pompieri dovettero sfondare dei muri partendo dalla metropolitana e da alberghi diurni che si trovavano sulla stazione. Ci fu preoccupazione anche perché nelle gallerie sotterranee invase dalle fiamme, dove si raggiunsero temperature altissime, si trovava un piccolo zoo con animali “pericolosi”, velenosi: si temeva per l’incolumità dei vigili del fuoco al lavoro. Per due giorni la Piazza dei Cinquecento venne invasa dal fumo, e rimase coperta dalla cenere per giorni. I danni furono enormi, quantificati allora in miliardi di lire. Probabilmente all’origine dell’incendio ci fu un corto circuito nei locali sotterranei, deserti il 29 giugno per via del giorno festivo di San Pietro e Paolo.