Il matematico e ingegnere statunitense di origine ungherese Rudolf Emil Kálmán, il padre della tecnologia da cui si è evoluto il gps, il sistema di posizionamento globale, è morto in Florida all’età di 86 anni. Kálmán è universalmente riconosciuto nella comunità scientifica internazionale come il fondatore della teoria dei sistemi e del controllo moderna. E’ anche l’inventore, nel 1960, del noto ‘filtro di Kálmán‘, algoritmo di elaborazione dati fra i più utilizzati in svariati settori della scienza e dell’ingegneria: è stato, fra l’altro, tecnologia abilitante per le missioni spaziali Apollo e per il gps, impiegato oggi da miliardi di utenti a scopi di localizzazione e navigazione. Nato a Budapest nel 1930 ed emigrato negli Usa nel 1943, Kálmán ha compiuto gli studi universitari in ingegneria elettronica al Massachussets Institute of Technology di Boston e successivamente alla Columbia University, dove ha conseguito il dottorato in matematica nel 1957. Dal 1971 al 1992 è stato professore e direttore del Centro per la teoria dei sistemi matematici all’Università della Florida a Gainesville e, dal 1973, ha avuto anche la cattedra di teoria dei sistemi matematici all’Istituto Federale di Tecnologia di Zurigo, di cui è attualmente professore emerito. Sono molto note le sue teorie sul filtraggio statistico e in particolare il cosiddetto ‘filtro di Kálmán’, sistema adattativo nel quale l’errore quadratico medio fra l’uscita reale e quella desiderata è minimizzato in presenza di un segnale di ingresso costituito da rumore bianco. Il ‘Kalman Filtering’ è utilizzato nei settori più disparati, dalle previsioni meteorologiche ai sistemi di navigazione satellitari. Questa teoria serve, tra l’altro, a “correggere gli errori” di misura in sistemi anche molto complessi e sofisticati. La missione dell’Apollo 11 sulla Luna, ad esempio, non sarebbe stata possibile se il sistema di guida del Saturno V non avesse utilizzato l’algoritmo noto come ‘Kalman Filtering‘. Installato sull’Apollo 11, ha fatto sì che l’astronave – risparmiando durante il “viaggio” sul carburante necessario per correggere la rotta – potesse tornare indietro. Numerosi i riconoscimenti ricevuti: il Kyoto Prize (1985) per la tecnologia avanzata della fondazione Inamori, il Leroy P. Steele Prize dell’American Mathematical Society, il Bellman Prize (1997), il Charles-Stark-Draper-Preis (2008). Era membro delle Accademie delle Scienze negli Usa, in Ungheria, in Francia e in Russia. Nel 2009 ha ricevuto la Medaglia Nazionale della Scienza dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama.