L’unita’ di memoria contenente le registrazioni delle comunicazioni nella cabina di pilotaggio dell’aereo EgyptAir precipitato nel Mediterraneo il mese scorso è “intatta”: lo ha reso noto la commissione di inquirenti egiziani impegnati nelle indagini sull’incidente che ha provocato la morte di tutte le 66 persone a bordo dell’aereo. Le registrazioni sono state estratte mediante l’uso di tecnologie avanzate dagli esperti dell’Ufficio di inchiesta e di analisi per la sicurezza dell’aviazione civile francese (Bea), cui sono state affidate le due scatole nere del velivolo. Entrambe le unita’ erano state inviate in Francia dopo che gli esperti egiziani non erano riusciti ad estrarre i dati contenenti all’interno dei dispositivi.
L’acquisizione dei dati della scatola nera ha confermato la presenza di fumo nel bagno dell’aereo prima che il velivolo perdesse quota, mentre i detriti nella parte anteriore della fusoliera “indicano calore e fumo nero denso“. “Tutti i dati del registratore di volo sono stati acquisiti con successo. Stiamo controllando i 1.200 frammenti di informazioni sulle prestazioni dell’aereo durante il volo“, ha reso noto la commissione. L’Airbus 320 volava ad una quota di 37.000 piedi (11.200 metri) prima di precipitare nel Mediterraneo il 19 maggio scorso.