Ambiente, Coldiretti: “L’allarme incendi non è mai stato così alto”

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L’allarme incendi non è stato mai così alto dall’Unità d’Italia con la superficie boschiva che da allora è raddoppiata raggiungendo quest’anno il massimo storico di sempre a causa del degrado e dell’abbandono che lascia campo libero ai piromani e alle ecomafie con rischi per l’ambiente e la stabilità idrogeologica. Un mix esplosivo scatenato dalle previsioni di una estate 2016 torrida che si sommano all’inarrestabile avanzata della foresta che senza alcun controllo si è impossessata dei terreni incolti e domina ormai più di 1/3 della superficie nazionale con una densità che la rende del tutto impenetrabile ai necessari interventi di manutenzione, difesa e sorveglianza.

Migliaia di agricoltori e boscaioli scendono a valle con i trattori per salvare la foresta italiana minacciata dal mancato riconoscimento culturale, sociale ed economico di chi vive e lavora a difesa del paesaggio e dell’ambiente, nell’interesse dell’intera collettività. Una situazione insostenibile per gli agricoltori che per la prima volta giovedì 7 luglio alle ore 9,00 si mobilitano da Piazza Cesare Battisti a Trento in Trentino Alto Adige scelto perché ha oltre la metà del territorio coperto dai boschi. Sarà presente il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo con l’intera giunta nazionale insieme a numerosi ospiti, dal Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti al Vice Ministro del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Andrea Olivero fino al presidente della Provincia Autonoma di Trento Ugo Rossi.

L’obiettivo è quello valorizzare il potenziale ambientale, economico ed occupazionale del bosco per cogliere le opportunità presenti per il Made in Italy con il mercato del legno che mostra una crescente dipendenza dall’estero come dimostra il Dossier della Coldiretti che nell’occasione porta in piazza l’intera filiera, dai taglialegna che si sfideranno a colpi di segon ai più raffinati artigiani del Made in Italy ma anche i prodotti del bosco a tavola a rischio di estinzione e nelle nuove tecnologie per affrontare i boschi più impervi.

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