Inizia oggi il mese di luglio, mese centrale dell’estate. Oggi, primo luglio 2016, è anche una giornata particolare perché – essendo il 2016 un anno bisestile – segna la metà esatta dell’anno.
Il mese di luglio deve il suo nome a Gaio Giulio Cesare, figura chiave dell’Antica Roma nella transizione fra Repubblica e Impero. Il condottiero nacque proprio in questo mese, che fino alla riforma del calendario da lui voluta era il Quintilis, cioè il quinto mese dell’anno.
Fino al 46 a.C. a Roma era vigente il calendario romano, che divideva l’anno in dodici mesi, come oggi, ma con numero di giorni leggermente diverso. L’anno iniziava il primo marzo, ed è per questo che il mese di luglio era chiamato Quintilis (quinto mese) ed agosto Sextilis (sesto mese). I successivi mesi, da settembre a dicembre, ancora portano l’impronta di quell’antico calendario (settimo, ottavo, nono, decimo mese).
La riforma del calendario, promulgata da Giulio Cesare, venne introdotta nel 46 a.C.: da quel momento il calendario si chiamerà Giuliano, fino alla nuova riforma (1582) che introdusse il calendario oggi in vigore in Italia e nei paesi occidentali: il calendario Gregoriano.
Uno degli elementi più importanti della riforma del calendario introdotta da Giulio Cesare fu che l’anno non iniziava più a marzo, bensì a gennaio.
Inoltre venne intitolato a Giulio Cesare il mese di luglio (ex Quintilis): venne trasformato in julius. Il latino julius ha dato poi vita alle tante varianti nelle lingue neolatine: in spagnolo si chiama Julio, in francese Juillet, in rumeno iulie, in portoghese julho. Anche nelle lingue non neo-latine è rimasta la stessa radice: in inglese si chiama july, in tedesco july. In futuro anche Ottaviano Augusto avrebbe avuto il suo mese: il mese di agosto.