“Il denaro conta? La ricchezza ci rende piu’ ricchi? Potrebbero sembrare domande strane alle quali un fisico possa tentare di rispondere, ma la decisione del referendum britannico ci ricorda che tutto e’ connesso e che se vogliamo comprendere la natura fondamentale dell’universo, saremmo sciocchi a ignorare il ruolo che la ricchezza gioca o non gioca nella nostra societa‘”: solo le parole del fisico Stephen Hawking, pubblicate su “The Guardian”, in riferimento alla Brexit, al voto del 23 giugno, e delle prospettive del Regno Unito. “Ora dobbiamo imparare a vivere fuori dall’Ue, ma per riuscire a farlo dobbiamo comprendere perche’ il popolo britannico ha fatto la scelta che ha fatto“. “Credo che la ricchezza, il modo in cui la intendiamo e la condividiamo, abbia giocato un ruolo cruciale nella decisione“, dichiara Hawking, sottolineando che la premier, Theresa May, ha ammesso la necessita’ di “riformare l’economia per permettere a piu’ persone di condividere la prosperita’ del paese“. L’importanza del denaro, del resto, era anche una delle ragioni del suo schieramento nel campo “Remain”, ricorda l’ex cattedratico dell’Universita’ di Cambridge: “La scienza britannica ha bisogno di tutto il denaro che puo’ ottenere e una fonte rilevante di finanziamenti e’ da molti anni la Commissione europea. Senza quei fondi lavori molto importanti non sarebbero stati compiuti. C’e’ gia’ qualche segno che gli scienziati britannici siano messi da parte nei progetti europei e occorre che il governo affronti la questione il piu’ presto possibile“. “Proprio come i bambini dovremo imparare a condividere. Se non ci riusciremo, allora le forze che hanno contribuito alla Brexit, l’invidia e l’isolazionismo non solo nel Regno Unito ma nel mondo che scaturiscono dalla non condivisione, di culture guidate da una definizione ristretta della ricchezza e dalla mancanza di una distribuzione piu’ equa, sia all’interno delle nazioni che attraverso i confini, si rafforzeranno. Se cio’ accadesse, non sarei ottimista sulle prospettive a lungo termine della specie. Ma possiamo riuscirci e ci riusciremo. Gli esseri umani – conclude – sono infinitamente pieni di risorse, ottimisti e adattabili. Dobbiamo ampliare la nostra definizione di ricchezza per includervi la conoscenza, le risorse naturali e la capacita’ umana, e allo stesso tempo imparare a condividere ciascuna di queste cose piu’ equamente. Se lo facciamo, non ci sono limiti a quello che gli umani possono raggiungere insieme“.