La sterlina britannica è diventata la moneta più debole trattata sui mercati valutari mondiali, soprattutto dopo Brexit: nel 2016 ha perso oltre il 13% del suo valore nei confronti del dollaro Usa ed ora è all’ultimo posto delle 31 principali valute scambiate nel mondo, dietro al peso argentino, a quello messicano, allo yuan cinese ed allo zloty polacco. Ad indebolire ulteriormente la valuta britannica è stato l’annuncio venerdì 8 luglio che gli Stati Uniti nel mese di giugno hanno creato ben 287 mila nuovi posti di lavoro. Il dollaro è stato dunque spinto in alto e la sterlina ha subito una depressione, già indebolita com’era dai timori sulle prospettive dell’economia del Regno Unito dopo il voto per la Brexit.