Caldo Bologna: allarme afa, allertati gli ospedali

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Prosegue almeno fino a domani 12 luglio l’ondata di caldo a Bologna, nei comuni limitrofi e nei 20 comuni della pianura. Per far fronte all’emergenza afa e alle possibili conseguenze per la Salute – spiega l’Ausl del capoluogo emiliano – sono stati allertati come di norma i pronto soccorso, gli ospedali, le case di cura e le strutture di assistenza per gli anziani, i medici e i pediatri di famiglia, oltre che gli infermieri dell’assistenza domiciliare dell’area metropolitana. Per gli anziani particolarmente, inoltre, l’Ausl di Bologna promuove, insieme alla Conferenza territoriale sociale e sanitaria, il progetto di sostegno ‘e-Care’ che prevede telefonate con frequenza settimanale, eventuali interventi di assistenza a domicilio e attività di socializzazione presso strutture ricreative. E’ attivo anche il numero verde gratuito 800 562 110, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18, e il sabato dalle 8.30 alle 13, per informazioni sui rischi per la Salute e sui comportamenti da adottare in caso di ondata di calore. Sempre per informazioni, infine, è disponibile anche il numero verde del Servizio sanitario regionale 800 033 033, gratuito e attivo tutti i giorni feriali dalle 8.30 alle 17.30, e il sabato dalle 8.30 alle 13.30. Oltre a Bologna, i comuni interessati dall’allarme caldo sono Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, San Lazzaro di Savena, Anzola dell’Emilia, Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Calderara di Reno, Castello d’Argile, Castenaso, Crevalcore, Galliera, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, Minerbio, Molinella, Pieve di Cento, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale e Sant’Agata Bolognese. Tra le precauzioni per affrontare le ondate di calore – ricorda l’Ausl – è bene limitare per quanto possibile la permanenza all’aperto nelle ore più calde della giornata (tra le 11 e le 17); bere molto e spesso anche quando non si ha sete, evitando alcol e caffeina, bibite gassate o contenenti zuccheri, e in generale bevande ghiacciate o fredde; fare bagni o docce con acqua tiepida per abbassare la temperatura corporea; utilizzare i climatizzatori regolando la temperatura dell’ambiente con una differenza di non più di 6-7 gradi rispetto a quella esterna; se si utilizzano ventilatori, evitare di rivolgerli direttamente sul corpo. Particolare attenzione va prestata nei confronti dei bambini molto piccoli, delle donne in gravidanza, degli anziani con patologie croniche (per esempio i diabetici che devono assumere insulina o le persone con scompenso cardiaco), di chi ha difficoltà a orientarsi nel tempo e nello spazio, delle persone non autosufficienti, oltre che di chi lavora all’aperto o in ambienti in cui c’è produzione di calore.

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