Clima, WWF: troppo bassi gli obiettivi UE al 2030

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Secondo il WWF le proposte sul clima presentate oggi dalla Commissione Europea, che coprono il 60% delle emissioni, non riflettono adeguatamente l’impegno internazionale assunto dall’Europa a Parigi di mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C, e di continuare gli sforzi per limitare l’aumento di 1.5°C. Al contrario, le proposte introducono misure di flessibilità che possono consentire agli stati membri di evitare di intraprendere le azioni necessarie per ridurre le emissioni. Per esempio, sottolinea il Wwf, gli stati membri possono trasferire crediti di carbonio dall’Emission Trading System e usare l’assorbimento di carbonio dalle foreste per avvicinarsi al loro obbiettivo di riduzione delle emissioni. Le proposte di oggi riguardano l’ Effort-Sharing Decision (Esd), ovvero la suddivisione degli obiettivi di riduzione delle emissioni per tutti i settori non compresi nello schema di scambio delle emissioni (Ets). Per il Wwf la commissione non allineata con gli impegni climatici internazionali e ha incluso nella sua proposta anche delle ‘scappatoie’ che permetteranno ai Paesi di barare sulle azioni reali per il clima. Il Wwf, quindi, ritiene che sia preciso dovere dei loro rappresentati politici, dei parlamentari europei e degli stati membri rimettere vero ”impegno” nella decisione di suddividere gli ”impegni”: vanno chiuse le scappatoie e va introdotta una revisione quinquennale degli obiettivi, in modo da aumentare l’ambizione complessiva, in linea con l’accordo di Parigi.

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