COSMO-SkyMed: la Terra sorvegliata speciale dallo spazio

MeteoWeb

E’ il più ambizioso programma di osservazione satellitare della Terra  mai realizzato dall’Italia per la prevenzione di disastri ambientali per la sicurezza e lo studio della superficie terrestre. Stiamo parlando della costellazione di COSMO Sky Med, il cui primo satellite è stato lanciato nel 2007 dalla base statunitense di Vanderbergh in California. Sviluppato dall’Agenzia Spaziale Italiana in cooperazione con il Ministero della Difesa, COSMO SkyMed si basa su una costellazione di quattro satelliti identici, dotati di radar ad apertura sintetica (SAR) che lavorano in banda X in grado quindi di vedere attraverso le nuvole e in assenza di luce solare. Il sistema è in grado di effettuare fino a 450 riprese al giorno della superficie terrestre, pari a 1.800 immagini radar, ogni 24 ore.

Durante questi anni di attività – spiega l’ASI – ha osservato la Terra dallo spazio giorno e notte con ogni condizione meteo. Le mappe dettagliate della costellazione hanno  permesso di verificare in tempi brevi gli scenari di intervento, come nel caso dei sismi nella regione del Sichuan in Cina, in Abruzzo ed Emilia Romagna.  Gli ‘occhi’ di COSMO-SkyMed hanno monitorato, solo per citarne alcune, la marea nera di petrolio che ha minacciato le coste della Louisiana e le operazioni di supporto per il rigalleggiamento della Costa Concordia.

frattura e distacco vicino_cosmoskymedAd aprile, il sistema ha  individuato il distacco della piattaforma di ghiaccio di Nansen in Antartide. Grazie alla sinergia tra le immagini satellitari fornite dal Programma Europeo Copernicus nelle bande dell’ottico dal satellite Sentinel-2A  e unacombinazione di immagini SAR fornite sia dal satellite Sentinel-1A che da COSMO-SkyMed è stato possibile osservare la formazione di due iceberg causati dal distacco.

Una così ampia flessibilità di utilizzo è possibile grazie a tre modalità di funzionamento: spotlight (concentrandosi su un’area di pochi km quadrati, e osservandola con risoluzione fino al singolo metro), stripmap (osservando una striscia continua di superficie terrestre) o scanSAR (coprendo una regione di 200 km di lato). Brevissimi sono anche i tempi di risposta, cioè il tempo necessario per configurare la costellazione in modo da ottenere immagini dell’area desiderata: 72 ore quando si opera in condizioni di routine, fino a meno di 18 ore in condizioni di emergenza.

L’intervallo tra passaggi sullo stesso punto, inferiore alle 12 ore, consente di monitorare costantemente l’evoluzione della situazione in una particolare area. Le immagini realizzate da COSMO SkyMed, nel corso della sua vita operativa, verranno pubblicate – una alla settimana – sul sito dell’Agenzia Spaziale Italiana che si rinnova nei contenuti con una nuova veste grafica.

Condividi