Con le temperature che quest’estate sfioreranno i 48 gradi, negli ambienti urbani l’effetto termico sarà ancora maggiore. A metterlo in evidenza è Avvenia (www.avvenia.com), il player italiano della white economy. Come è noto il cemento e l’asfalto delle città accumulano calore durante il giorno e lo rilasciano durante la notte, così l’impatto del caldo sarà maggiore nelle zone centrali delle città e saranno più vulnerabili le città a maggiore densità di popolazione. Una ricerca di Avvenia mostra infatti un’elevata correlazione tra “il consumo di suolo” e “l’aumento della temperatura di superficie” nelle aree metropolitane. Gli effetti del caldo mostreranno dunque un impatto maggiore sulle persone che vivono in un ambiente urbano, con differenze tra zone urbane e rurali che possono superare i 10° nelle città più grandi.
Tenendo in conto le caratteristiche del territorio e la densità di popolazione, secondo Avvenia nel periodo luglio-agosto 2016 l’impatto del caldo sarà maggiore in città come Roma, Napoli, Milano, Padova, Palermo e Torino. Mentre in altre città come Bologna, Genova e Firenze l’impatto sarà minore. “Eppure per contrastare gli effetti del caldo nelle città basterebbe reintrodurre la vegetazione nel contesto urbano e rendere energeticamente più efficienti le abitazioni dei cittadini” commenta Giovanni Campaniello, esperto in efficientamento energetico nonché fondatore e amministratore unico di Avvenia. Ma proprio in quanto a efficientamento energetico gli edifici italiani, secondo un’analisi realizzata da Avvenia, mostrano percentuali di dispersioni termiche elevatissime e, soprattutto con l’innalzamento delle temperature che caratterizzerà quest’estate 2016, questo renderà ancora più “scottanti” gli appartamenti degli italiani