Il vapore non è fumo: petizione popolare per scorporare le sigarette elettroniche dalla normativa sui tabacchi

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I vaporizzatori personali sono praticamente equiparati, per legge, alle sigarette “classiche”, contenenti tabacco. Le norme antifumo e le leggi sul tabacco, dunque, sono rivolte anche al vapore e alle sigarette elettroniche. Ma, come fanno notare gli esperti del settore “il vapore non è fumo“: i liquidi non contengono tabacco e il vaporizzatore non brucia.

Secondo i dati diffusi dall’Istituto superiore di Sanità i vapers in Italia sono oltre due milioni. Un numero limitato rispetto alla quantità di fumatori. Sigmagazine si è fatto “promotore di una petizione affinché i legislatori si rendano conto che c’è una massa critica che vuol dire la propria opinione. Non per partito preso ma in base alle esperienze di salute personali e con dati scientifici alla mano“. Le firme saranno stampate in un volume con tutti i messaggi e consegnate a mano ai parlamentari dell‘intergruppo sulla sigaretta elettronica. E’ il primo caso in italia di petizione partecipata in cui un settore chiede una regolamentazione chiara; in genere si chiedono meno tasse o meno leggi: qui invece si chiedono regole certe.

Per ora, in meno di 24 ore, sono state raccolte 1600 firme. La petizione può essere firmata soltanto dagli italiani perché indirizzata ad una istituzione nazionale e tratta di questioni legislative interne. Per firmare la petizione è sufficiente cliccare su questo link.

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