Incendi Vesuvio: le fiamme “frutto di una strategia criminale”

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Le immagini degli incendi sul Vesuvio di questi giorni sono una ferita lacerante per la nostra comunità e soprattutto per quella parte che, da sempre, ritiene il turismo e la valorizzazione dei suoi beni naturali e paesaggistici la chiave di volta per la rinascita di un intero territorio“: lo afferma in una nota Adelaide Palomba, presidente Federalberghi Costa del Vesuvio. “Federalberghi Costa del Vesuvio ha deciso di annullare l’evento in programma domani e previsto proprio nell’area interessata in queste ore dagli incendi: non ci sarà, dunque, il percorso nella Valle dell’Inferno, così come da programma. Una decisione dolorosa ma necessaria, – continua la nota – presa sia per evitare rischi inutili, sia per capire le condizioni in cui si trovano i sentieri dopo le fiamme di questi giorni, ma soprattutto un segno di rispetto nei confronti di chi, in queste ore, sta lavorando alacremente e senza sosta, cercando di spegnere le decine di roghi appiccati in maniera criminale“. “Federalberghi Costa del Vesuvio esprime preoccupazione per ciò che è accaduto in questa settimana: ancora una volta – aggiunge – un territorio unico al mondo viene distrutto dalla follia di chi, evidentemente, nasconde biechi interessi e logiche che nulla hanno a che vedere con la tutela del territorio, non favorendone il suo rilancio“. “Paradossale e allarmante che ciò accada proprio mentre c’è alla guida dell’Ente Parco del Vesuvio una governance giovane e capace, che sta mettendo in piedi una strategia seria e concreta di rilancio dell’intera area del Parco, anche chiedendo un importante aiuto al territorio e alle forze sane di quest’ultimo. – prosegue Palomba – Le forze politiche siano vigili e supportino il tentativo di chi cerca, con abnegazione e volontà, di costruire una risposta in termini di accoglienza e programmazione del turismo“. “Questo è un territorio isolato che non può essere abbandonato a se stesso: gli imprenditori che si occupano di ricettività e di programmazione turistica troppo spesso sono costretti a farlo senza alcun tipo di aiuto da parte dello Stato e degli organi di governo regionale e locale. Il Vesuvio in fiamme di questi giorni – conclude – è l’immagine triste e desolante di chi, forse, vorrebbe solo il fumo e le fiamme al posto di un ‘Paradiso da scoprire’“.

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