Una ricerca pubblicata su “Plos One”, frutto del lavoro di esperti dell’Universita’ di Sassari e del Cnr potrebbe fornire nuove armi contro il fusarium culmorum, un fungo parassita che attacca il grano duro e altri cereali causando la fusariosi della spiga, un’infezione che determina la contaminazione della granella da parte di tricoteceni, micotossine cancerogene. Lo studio è stato coordinata da Quirico Migheli, docente di Patologia vegetale dell’Universita’ di Sassari, e da Giovanna Delogu dell’Istituto di Chimica biomolecolare del Cnr di Sassari. “Secondo la nostra ipotesi, gli inibitori fenolici interferiscono con un enzima chiave del pathway biosintetico, ovvero la via metabolica di produzione dei tricoteceni, codificata dal gene Tri5. Attraverso tecniche di modellistica computazionale la struttura cristallina dell’enzima Tri5 della specie affine fusarium sporotrichioides e’ stata usata per creare un modello della proteina Tri5, potendo cosi’ osservare che sulla sua superficie sono presenti siti di legame privilegiato per i fenoli“. I fenoli si legano all’enzima e bloccano l’effetto nocivo delle tossine.
Infezioni del grano: nuove soluzioni dal CNR e l’Università di Sassari
