Tim e Scuola superiore Sant’Anna insieme per il progetto di ricerca SMOOTI a favore della salute dei lavoratori nella industry 4.0. Il progetto SMOOTI, acronimo di sforzo muscolare è stato finanziato da Tim attraverso il White joint open lab con sede alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa ed è realizzato dal laboratorio di robotica percettiva Percro dell’istituto Tecip (Tecnologie della comunicazione, informazione, percezione). E’ stato così realizzato un sistema indossabile con facilità, wireless, costituito da sensori inerziali ed elettromiografici (in grado di captare i segnali elettrici emessi dai muscoli) non invasivi. Attraverso questo sistema indossabile si possono ricostruire i movimenti e gli sforzi muscolari compiuti da un lavoratore durante la movimentazione manuale di carichi pesanti, facilitando l’educazione alla corretta esecuzione dei movimenti e fornendo supporto scientifico ai medici, per una valutazione dello sforzo fisico esercitato davvero.
Sono già state condotte due sperimentazioni, con altrettanti prototipi, su tecnici di Tim, impegnati durante le consuete attività di manutenzione sulla rete di telecomunicazioni. I risultati delle acquisizioni consentiranno adesso di migliorare la sicurezza dei tecnici dell’azienda, di valutare la facilità di utilizzo della soluzione adottata e di raccogliere le indicazioni per definire nuovi standard. In un secondo momento, dopo aver concluso i test preliminari, SMOOTI potrà essere utilizzata, dopo opportuno sviluppo, da parte delle imprese clienti di Tim e distribuita in tutta Italia. ”Il progetto – ha dichiarato Valeria D’Amico, responsabile Joint open lab di Tim – ha già dato risultati concreti e utili alla prevenzione delle patologie da sforzo, migliorando notevolmente, nel secondo prototipo, l’indossabilità e la precisione delle misure. Importanti sono state, per la buona riuscita delle sperimentazioni, la disponibilità e l’attenzione prestate al progetto dai nostri tecnici di access operations”.
“SMOOTI si inserisce nella linea sulla biomeccanica occupazionale –ha commentato Emanuele Ruffaldi, ricercatore responsabile del gruppo sensing, modelling and learning for humans del laboratorio Percro dell’istituto Tecip della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa – dove convergono le competenze sui sistemi indossabili e le analisi del movimento in tempo reale“. “Il sistema – ha ricordato – sviluppato per intero dal nostro laboratorio, ha permesso di realizzare una soluzione flessibile ed efficiente, che a questo punto è orientata verso una più ampia sperimentazione in ambiti diversi“.