Lo scorso aprile, nella città di Samarang, sull’isola di Java, in Indonesia, è stato inaugurato il Jamban Cafè, un piccolo ma curioso locale di proprietà di Budi Laksono, esperto di salute pubblica che lavorava per il governo locale.
Si tratta di un ristorante fuori dal comune, tra i più strani al mondo, in cui si pranza comodamente sulle tazze del wc, mangiando polpette, zuppe e cocktail analcolici contenuti in vecchie latrine. Milioni di indonesiani vivono tutt’oggi al di sotto della soglia di povertà, defecando all’aperto poiché privi di servizi igienici.
La curiosa iniziativa dello Jamban Cafè mira a focalizzare l’attenzione sulla carenza igienico-sanitaria, invitando gli utilizzatori a mantenere puliti i bagni per evitare la trasmissione di gravi malattie. Anche in Taiwan e Russia sono sorti ristoranti a tema simili ma la versione indonesiana si spinge oltre educando le persone sull’importanza dei servizi igienico/sanitari, carenti nella zona, e favorendone un maggiore utilizzo.
I clienti dello Jamban Cafè, seppur a primo impatto disgustati, trovandosi davanti scene da far rabbrividire i gourmet più radical chic del panorama gastronomico mondiale, ne apprezzano i buoni propositi parlando, tra una portata e l’altra, di quel che accade nel Paese e delle modalità con cui si possono migliorare le condizioni igieniche in Indonesia. Per quanto l’idea possa sembrare strana, Jamban Cafè riscuote un grande successo ed è divenuto, in breve tempo, la tendenza più in voga della culinaria indonesiana.