Panico nel forlivese. Un’ora fa, un forte boato ha scosso il territorio e due colpi, distinti, hanno fatto tremare i cittadini. La scossa si è avvertita anche nel ravennate e nel cesenate. Sui social è esplosa la paura e, inizialmente, si è pensato a un terremoto, con il ricordo che già andava alle drammatiche vicende del sisma del 2012. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, però, non ha registrato movimenti tellurici in zona, di conseguenza, finora, l’ipotesi più accreditata è quella che il boato sia stato provocato da due aerei da caccia, che hanno superato il muro del suono causando il cosiddetto ”boom sonico” che si verifica quando un aeroplano vola a velocità superiore a quella del suono in aria. L’Aeronautica Militare, in particolar modo della base di Cervia-Pisignano, intanto è al lavoro per capire cosa sia successo. L’ipotesi degli aerei da guerra che avrebbero superato il muro del suono è la più accreditata ma è indebolita dal fatto che, prima e dopo i boati, non si sarebbe sentito alcun rumore indicante il passaggio di aerei. Il verificarsi del ”boom sonico” ha però un precedente nel ravennate che risale al 20 giugno scorso quando, a causarlo, fu il transito nei cieli, nel corso di un esercitazione, di aerei da caccia F16 Usaf .
Paura a Forlì: forti boati fanno tremare la città, panico per il “boom sonico” provocato da due aerei
