“Sei miliardi e mezzo di persone vivono non avendo abbastanza di energia pro-capite. Noi apparteniamo al miliardo di privilegiati tra i sette miliardi e mezzo di abitanti in questo satellite del Sole”: lo ha detto il professor Antonino Zichichi, in chiusura dei lavori di un seminario sull’energia della Scuola internazione di Fisica dello stato solido del Centro “Ettore Majorana” di Erice, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di giovani scienziati provenienti da Paesi in cui l’energia pro-capite è molto bassa (Egitto, Marocco, Sud-Africa e Algeria).
“Le energie rinnovabili debbono essere potenziate senza chiudere le altre due sorgenti: quella chimica (petrolio e carbone) e quella nucleare (fissione e fusione). Bisogna diminuire le enormi perdite nella distribuzione e migliorare il sistema del risparmio energetico: obiettivi raggiungibili in tempi brevi. La fusione nucleare sarebbe la sorgente più sicura di energia ma qui imperversa il segreto, essendo questa tecnica legata a problemi bellici – dice Zichichi. Le tecnologie convenzionali non debbono ignorare la loro sostenibilità ambientale. Le tecnologie di accumulo e trasporto d’energia debbono essere migliorate così come la conversione dell’energia solare (fotovoltaica e termica), le fonti eoliche, geotermiche e termoelettriche. Devono essere sottoposti a prove scientifiche riproducibili i problemi legati al riscaldamento globale”.