Per la prima volta gli scienziati hanno ricostruito la sequenza di eventi che permettono a un insieme ancora ‘grezzo’ di cellule di differenziarsi fino a dare origine a un individuo. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature, è una sorta di “Atlante delle origini” dell’individuo ed è stato ottenuto grazie alla ricerca coordinata dall’Istituto di Bioinformatica del Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare (Embl-Ebi) e dall’Istituto per le cellule staminali della britannica Wellcome Trust. “Abbiamo bisogno di avere un atlante dello sviluppo normale per poter avere un termine di confronto che permetta di studiare quando le cose vanno nel modo sbagliato e compaiono anomalie“, ha osservato Berthold Goettgens, della Wellcome Trust, che ha coordinato la ricerca con l’italiano Antonio Scialdone, che lavora a Cambridge nell’Embl-Ebi e nella Wellcome Trust. I ricercatori hanno analizzato mille cellule prelevate da embrioni di topo a uno dei primissimi stadi dello sviluppo, quello della gastrula. A circa sei giorni dalla fecondazione le cellule embrionali si organizzano in una struttura sferica formata da tre strati concentrici chiamati foglietti embrionali, che daranno origine agli organi, alla placenta e alle strutture necessarie affinché l’embrione si impianti nell’utero. La scoperta è importante nell’ambito della ricerca medica perché sarà possibile conoscere tutti i passaggi necessari perchè possa formarsi e nascere un individuo sano.