Una nuova diagnosi ogni 3 ore, ovvero 3.400 l’anno, e nella metà dei casi si tratta di persone con meno di 40 anni: la sclerosi multipla colpisce quasi 110.000 persone in Italia e costa circa 5 miliardi di euro l’anno al Servizio Sanitario Nazionale. Nuove speranze, ora, giungono da nuove terapie e anche da un miglioramento della comunicazione tra pazienti e i medici. A fare il punto il convegno ‘La sclerosi multipla nell’era dei social media: raccontare i progressi delle terapie‘, promosso dal Master dell’Universita’ La Sapienza di Roma ‘La Scienza nella Pratica Giornalistica‘.
“Predisposizione genetica e fattori ambientali – afferma Carlo Pozzilli, responsabile Centro Sclerosi Multipla Policlinico Sant’Andrea di Roma – concorrono nel determinare l’attacco del sistema immunitario, che da ultimo si manifesta nella perdita della mielina e delle fibre nervose“, causando la malattia. Questa malattia ‘giovane’, che nei due terzi dei casi colpisce le donne, e’ stata riportata negli ultimi anni all’attenzione grazie al web. “Il racconto dell’esperienza del paziente consente al clinico di comprendere quale puo’ essere la strategia terapeutica idonea, non soltanto sulla base delle evidenze ma anche tenendo conto di prospettive e aspirazioni“, dichiara Maria Giovanna Marrosu, ordinario di Neurologia presso l’Universita’ di Cagliari.