Sono stati sospesi in via cautelativa dal servizio i capi stazione di Andria e Corato, da dove sono partiti i due treni che si sono scontrati ieri mattina. L’incidente ha avuto un bilancio di 23 vittime accertate. Il provvedimento è stato preso da Ferrotramviaria spa a causa dell’inchiesta in corso della Procura di Trani, che ipotizza i reati di omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Al momento non sono stati ancora formalizzati i nomi degli indagati. Al lavoro c’è un pool di sei pm della Procura tranese, coordinati dal vicario.
Documenti, atti, immagini e dati informativi saranno acquisiti nelle prossime ore dalla Procura di Trani per far luce sul disastro ferroviario avvenuto ieri tra le stazioni di Corato e Andria. La maggior parte dei documenti dovrebbe essere acquisita negli uffici di Ferrotramviaria. Altre acquisizioni potrebbero essere fatte nei prossimi giorni in uffici pubblici in relazione alle procedure di raddoppio della tratta. L’indagine della procura di Trani, coordinata dal procuratore facente funzione Francesco Giannella, e’ affidata a cinque magistrati ed e’ stata divisa in tre filoni investigativi. Il primo riguarda gli accertamenti sulla dinamica dell’incidente; l’altro sulla sicurezza dei controlli degli enti preposti; l’altro sull’appalto per il raddoppio della linea, la sua messa in sicurezza e l’utilizzo dei fondi europei.