Il satellite Sentinel-2A ha catturato questa immagine del Monte Sant’Elena, nello Stato di Washington, Stati Uniti, lo scorso 8 febbraio.
Il vulcano, ancora attivo, è noto per la sua eruzione del 18 maggio 1980. L’evento costò la vita a 57 persone e provocò danni ad abitazioni ed infrastrutture. L’eruzione fu causata da un terremoto che determinò una vasta frana della parete settentrionale del vulcano, esponendolo alle basse pressioni. Il vulcano esplose, depositando cenere in modo diffuso e determinando lo scioglimento di neve, ghiaccio e ghiacciai della montagna stessa, che formarono particolari colate vulcaniche di fango note con il nome di ‘lahar‘. Alcune di queste colate o ‘lahar’ sono ancora visibili, in particolare nella parte di colore rosa in alto a sinistra nell’immagine. In questa immagine a falsi colori, la copertura nevosa appare di colore blu chiaro, mentre le aree di color rosa rappresentano le zone in cui la vegetazione è scarsa o del tutto assente. Nella parte in basso al centro dell’immagine si può notare come la copertura nevosa termini in aree di forma rettangolare man mano che l’altitudine si riduce in prossimità del fiume. Le aree rettangolari indicano modifiche territoriali, probabilmente dovute alla raccolta di legname, con le zone di colore blu e rosso che rivelano dove gli alberi sono stati eliminati.
La missione Sentinel-2 può essere utilizzata per la gestione delle risorse naturali, per controllare l’andamento della deforestazione, del rimboschimento e per monitorare le aree colpite da incendi. Le informazioni fornite da Sentinel-2 possono essere di grande aiuto per le autorità di governo e per le imprese commerciali al fine di assumere decisioni – basate su informazioni affidabili – su come gestire al meglio, proteggere e sostenere le nostre importanti risorse forestali.