Transilvania: nessun vampiro nella patria di Dracula, ma solo borghi e castelli nella natura

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La Transilvania, conosciuta in tutto il mondo sopratutto grazie al conte Dracula di Bram Stocker, non è in realtà il tetro e buio paese che tutti pensano. Si tratta di una regione della Romania ai piedi dei Carpazi, caratterizzata da colorate cittadine fortificate dai sassoni per proteggersi dalle invasioni dell’Impero ottomano, chiese e castelli nascosti tra i boschi e con una natura molto varia. Una destinazione inserita nella guida “Best in Travel 2016” di Lonely Planet per la sua varietà e la sua rapida evoluzione, soprattutto culturale, anche se il settore del turismo qui è ancora agli inizi e in cerca di un rilancio verso una clientela più internazionale.

Partendo da tlh_sinaia, la “perla dei Carpazi“, fra le montagne, si può visitare il castello di Peles, costruito a fine ‘800 per volere di Carlo I imitando lo stile dei castelli bavaresi, uno dei primi castelli in Europa a essere interamente illuminato dalla corrente elettrica. Fu la residenza estiva della famiglia reale fino al ’47 e ha 160 stanze tutte sfarzosissime. Il castello di Bran, conosciuto come il “castello di Dracula“, si incontra entrando nella vera Transilvania. A Brasov, poi, il panorama cambia completamente. La pittoresca cittadina sassone con le casette colorate non ha nulla di spettrale se non nel nome della Black Church, la grande chiesa nera gotica, la più grande della Transilvania, chiamata così dopo il grande incendio che alla fine del ‘600 ne annerì le pareti.

Strada-TransfagaranAltro tipico borgo medioevale fondato dai sassoni è Sighisoara, patrimonio mondiale dell’Unesco, e tra le pochissime città-fortezza abitate in Europa. Si tratta proprio della cittadina natia di Vlad l’Impalatore, “Dracula”. In quella che è ritenuta la sua casa oggi c’è un ristorante. Spostandosi a Turda, si può visitare l’antica miniera di sale, diventata museo e parco divertimenti a 120 metri di profondità, con bowling, ping pong, anfiteatro, ruota panoramica e persino un laghetto su cui andare in barca, con stalattiti, suggestive gallerie, pareti saline a strapiombo e reperti legati all antica attività estrattiva. Gli amanti della natura, infine, possono attraversare i Carpazi attraverso la Transfagarasan, oltre 90 km di tortuosi tornanti, una tra le strade più panoramiche al mondo, costruita da Ceausescu per permettere alle truppe rumene di attraversare rapidamente le montagne in caso di invasione sovietica nei primi anni ’70. Aperta pochi mesi all’anno per le condizioni climatiche, conduce allo scenografico Balea Lake, un lago glaciale a oltre 2.000 metri in cui si specchiano le montagne.

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