Il tumore al polmone, denominato anche carcinoma bronchiale o polmonare, si sviluppa quando le cellule delle mucose delle vie respiratorie o degli alveoli polmonari mutano e producono tumori di tipo maligno.
FATTORI DI RISCHIO: Tanti i fattori di rischio: il fumo di tabacco, compreso quello passivo, l’esposizione al radon, ad amianto, arsenico, cromo, nickel, fuliggine, catrame; l’inquinamento atmosferico; precedenti familiari di tumore al polmone, precedenti personali di tumore al polmone, età superiore ai 65 anni. Tra i fattori di rischio presi in considerazione: l’aver sofferto per molti anni di malattie polmonari (es. tubercolosi o bronchite).
SINTOMI: Tra i sintomi del tumore al polmone: tosse persistente o modificazione di una tosse cronica; infezione polmonare che non migliora con la terapia, crescente mancanza di fiato o ’fame d’aria’;tracce di sangue nell’espettorato; voce rauca; dolore toracico sordo o acuto avvertito quando si tossisce o si respira profondamente; perdita dell’appetito e calo di peso; difficoltà a deglutire;stanchezza e sonnolenza eccessive.
DIAGNOSI: In presenza di sintomi sospetti, dopo l’effettuazione di una visita approfondita per valutare segni e sintomi, il medico prescrive ulteriori esami di approfondimento come una radiografia al torace. Ulteriori approfondimenti possono prevedere: l’uso di TC, risonanza magnetica e PET anche se per arrivare a una diagnosi certa occorre effettuare una biopsia, ossia il prelievo di un frammento di tessuto tumorale, ed il successivo esame istologico, studiando al microscopio il frammento prelevato. Spesso viene anche effettuato l’esame citologico dello sputo, nel quale si cercano eventuali cellule tumorali che provengono dai polmoni. Il medico può prescrivere anche una broncoscopia che riesce a visualizzare l’interno dei bronchi grazie a un sottile tubo inserito attraverso la bocca, utile anche per eseguire prelievi del tessuto senza ricorrere all’intervento chirurgico. Per valutare se la malattia è diffusa alle ossa si utilizza in genere la scansione ossea (scintigrafia), mentre la valutazione della funzionalità polmonare, ovvero di come lavorano i polmoni, è fondamentale se si pensa di ricorrere all’intervento chirurgico per l’asportazione di parte del polmone.
CURA: Per valutare il tipo di trattamento più idoneo per curare il tumore al polmone è importante valutare in primo luogo la stadiazione della malattia e il tipo di tumore (tipo non a piccole cellule o tipo a piccole cellule), insieme alle condizioni generali e respiratorie del paziente. Il trattamento prevede l’impiego della chirurgia, della chemioterapia o della radioterapia come uniche modalità terapeutiche o in associazione tra loro. Tra gli interventi chirurgici a cui si può ricorrere, ci sono la resezione atipica, la segmentectomia, la lobectomia e la pneumonectomia. La scelta di un determinato tipo di intervento viene fatta dal chirurgo.
La chemioterapia si avvale di numerosi farmaci in grado di distruggere le cellule neoplastiche. La radioterapia prevede l’utilizzo dei raggi per colpire e distruggere il tumore. Esistono oggi sistemi di radioterapia estremamente sofisticati , in grado di colpire esclusivamente la zona sede della neoplasia senza ledere i tessuti sani circostanti. PREVENZIONE: Per ridurre l’incidenza del tumore al polmone è necessario smettere di fumare; utilizzare sempre sul luogo di lavoro tutte le misure di prevenzione per poter ridurre al minimo i rischi e lavorare in sicurezza, fare regolare esercizio fisico e portare in tavola tanta frutta e verdura ricche di vitamine ed elementi che possono aiutare i polmoni a mantenersi sani. La perfetta guarigione dal tumore al polmone è tanto più probabile quanto più precocemente si riesce ad attuare la terapia antitumorale.