Turismo in costante crescita per Milano. Archiviata Expo 2015, il cui semestre espositivo ha fatto registrare un aumento degli arrivi del 27% rispetto allo stesso periodo del 2014, il 2016 conferma i flussi sostenuti che mostrano un incremento del 4,1% tra il 2015 e il 2016 e del 12% per il biennio 2014-2016. Secondo dati della Questura, se nel primo semestre del 2014 si erano contati 3 milioni e 351mila arrivi, nello stesso periodo del 2015 si era saliti a 3 milioni e 787mila, fino ad arrivare nel 2016 a 3 milioni e 944mila.
A fare la parte del leone, complice il Salone del Mobile con il suo Fuorisalone, è il mese di aprile: l’aumento registrato nel 2016 è dell’8,61% rispetto al 2015, pari a oltre 700mila arrivi contro i 644mila dell’anno scorso, che sale al 19% se confrontato al 2014, quando gli arrivi sono stati 587mila. Molto buona anche la performance di febbraio, con l’8,35% in più di turisti, pari a 608mila presenze, contro le 561mila di febbraio 2015.
La finale di Champions League ha contribuito poi a un ottimo maggio: +5,12% sul 2015 e +14,65% sul 2014, ponendolo al primo posto come mese più frequentato del 2016 con 766mila arrivi. A visitare il capoluogo lombardo sono maggiormente gli uomini, complice probabilmente l’importante quota del ‘turismo d’affari’, ma a crescere di più in questo 2016 è stato il turismo femminile: 2 milioni e 416mila sono stati gli uomini arrivati a Milano nel primo semestre dell’anno e registrati dalla Questura (+3% rispetto al primo semestre 2015), 1 milione e 527mila le donne (quasi il 6% in più).
I dati di crescita riguardano anche tutte le fasce di età, con una variazione per i giovanissimi: tra 0 e 18 anni si registra un calo del 2,4% rispetto all’anno scorso, ma i numeri confermano comunque un aumento rispetto al 2014 con un +6,5%. Subito dopo, tuttavia, Milano torna a piacere: i turisti di età compresa tra i 19 e i 30 anni sono cresciuti del 9,17% . Buona anche la performance degli over 60 (+4,1%) e più contenuti, ma sempre positivi, i dati relativi alle fasce 31-45 (+2,95%) e 46-60 (3,35%).
Infine, si viaggia sempre più da soli, anche qui in dipendenza dalla quota del turismo business (+7,6%) e sempre meno in gruppo (-5,33%). (AdnKronos)