Amatrice come l’11 settembre e lo tsunami in Giappone: dopo un terremoto aumentano gli infarti

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Il Prof. Michele Gulizia, Direttore di Cardiologia Ospedale Garibaldi di Catania, intervistato a Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, da Andrea Lupoli, ha spiegato gli effetti della paura del terremoto sul cuore alla luce della morte della donna 50enne deceduta per lo spavento a Caldarola in Provincia di Macerata.

L’eccesso di emozioni ha effetti diretti sul cuore. La paura e i drammatici cambiamenti possono causare, come in questo caso, un’anomala attivazione del sistema nervoso simpatico che è quello che fa aumentare i battiti del cuore e la pressione. Le coronarie, in quella condizione chiamata sindrome di sindrome tako-tsubo, a seguito di un forte stress emotivo subiscono un restringimento e non permettono il passaggio del sangue. Questo fa si che si verifichi un infarto. Questa condizione si è verificata dopo gli attacchi terroristici dell’ 11 Settembre 2001 a New York. Ci fu un aumento del 49% degli infarti nel corso dei mesi successivi all’evento. In Giappone successe lo stesso dopo lo tsunami, l’incidenza di soggetti che sono andati incontro a scompenso cardiaco è aumentata moltissimo anche dopo 4 anni dallo Tsunami, gli effetti si protraggono nel tempo. La paura dell’ignoto dopo questi eventi porta a stress cardiovascolare alcuni soggetti. Sarebbe opportuno sottoporre gli abitanti delle zone terremotate a controllo cardiologico soprattutto i soggetti più ansiosi e quelli con pregresse malattie cardiache“.

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