I ricercatori dell’università di Varsavia hanno osservato per la prima volta tutte le fasi dell’esplosione di una stella “vampiro“, che ha divorato la sua compagna: i risultati della ricerca sono stati pubblicati su Nature. Si tratta di un sistema binario, composto da una nana bianca che sottrae materia alla compagna. Gli esperti sono riusciti ad osservare per la prima volta tutto ciò che è avvenuto prima, durante e dopo l’esplosione della Nova V1213 Cen (Nova Centauri 2009), avvenuta nel 2009 (grazie ai dati raccolti dall’Optical Gravitational Lensing Experiment). “Il continuo trasferimento di materia dalla stella compagna alla nana bianca porta quest’ultima ad una sorta di rigetto, che culmina con un’enorme esplosione, la nova, che fa sì che la stella diventi molto più luminosa del solito,” ha spiegato precisa Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. Nei sei anni precedenti l’esplosione “ci sono state delle esplosioni di scala minore, le cosiddette outburst. Il che suggerisce che ci sia stato un trasferimento di materia dalla stella compagna alla nana bianca più lento. Durante uno di questi outburst, si è innescata l’esplosione nucleare più grande, così luminosa che poteva essere osservata anche con un binocolo“. “E’ la conferma sperimentale di qualcosa che si era ipotizzato, cioè la teoria dell’ibernazione, secondo cui dopo il grosso scoppio della nova, il trasferimento di materia dalla compagna decresce per molti secoli, prima di riprendere e culminare con un’altra nova,” conclude Masi.