Dall’insensato sviluppo urbano alla passione dei contadini che ogni giorno si prendono cura del suolo, dall’importanza della terra per l’uomo alle soluzioni virtuose messe in atto per ridargli nutrimento. Nell’ambito della quinta edizione del Green Drop Award, premio collaterale che viene assegnato al film che meglio interpreta la sostenibilità tra quelli in gara alla 73esima Mostra del Cinema di Venezia, il Consorzio Italiano Compostatori ha stilato la top list dei film che affrontano il tema della difesa del suolo.
Il Cic sarà presente, per il secondo anno consecutivo, al Lido per sensibilizzare sulla difesa del suolo, elemento fondamentale per la vita da cui dipendono cibo, acqua, clima e biodiversità. “È necessario ribadire che proteggere il suolo, risorsa troppo spesso minacciata e trascurata, significa proteggere la nostra stessa sopravvivenza”, spiega Massimo Centemero, direttore del Cic. “In questo, il cinema ha avuto da sempre un ruolo importante e negli ultimi anni sono aumentati i film che hanno affrontato il tema delle pressioni naturali e antropiche cui viene sottoposto il suolo”, aggiunge.
In occasione del Green Drop Award, il Consorzio Italiano Compostatori ha dunque stilato una lista di cinque film che hanno saputo portare pubblico questo messaggio ambientale. The Martian, di Riddley Scott (Usa, 2015): rimasto solo e senza equipaggio su Marte, l’astronauta Mark Watney (Matt Damon) ha solo un modo per sopravvivere, usare le proprie conoscenze di ingegnere meccanico e botanico per creare una coltivazione di patate che gli potrebbe consentire di sopravvivere fino alla missione successiva, il cui arrivo è previsto 4 anni dopo.
La quinta stagione, di Peter Brosens e Jessica Woodworth (Belgio, 2012): cosa accadrebbe se all’improvviso l’unica stagione possibile fosse l’inverno, e la natura, le piante, gli animali smettessero di dare nutrimento agli uomini? Lentamente la civiltà tornerebbe indietro, il patto sociale di tolleranza e solidarietà fra gli esseri umani verrebbe meno e comincerebbe un’era di barbarie. Il film ha vinto la prima edizione del Green Drop Award a Venezia 69 e sottolinea l’importanza della terra e dei suoi frutti per il genere umano. I due registi belgi saranno a Venezia 73 con il film ‘King of the Belgians’ nella sezione ‘Orizzonti’.
Trashed, di Candida Brady (Usa, 2012) – Verso rifiuti zero: questo il sottotitolo di ‘Trashed’, il docufilm sugli effetti ambientali e sanitari legati alla produzione di rifiuti. Narrato dalla voce dell’attore Jeremy Irons, il film spiega i rischi dello smaltimento dei rifiuti nelle moderne società consumistiche, concentrandosi sui rimedi e le possibili soluzioni, come il riciclo, il compostaggio o l’acquisto di prodotti non imballati.
Terra Madre, di Ermanno Olmi (Italia, 2009): il film documentario di Ermanno Olmi, primo presidente di giuria del Green Drop Award nel 2012, è stato ideato con la complicità di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, e porta sullo schermo gli uomini che amano, rispettano e coltivano la terra ogni giorno. A parlare nel documentario sono infatti proprio i contadini che il regista ha incontrato nell’ambito dei Forum di Terra Madre dal 2006 al 2008.
Il suolo minacciato, di Nicola Dall’Olio (Italia, 2009): una denuncia di quanto avvenuto nella Pianura Padana, dove migliaia di ettari di suolo agricolo sono andati perduti per l’espansione urbana e infrastrutturale. Il film sottolinea dunque l’importanza di preservare una risorsa finita e non rinnovabile come il suolo agricolo, con interviste a esperti ed agricoltori locali, analizzando costi e cause, proponendo modelli alternativi di sviluppo urbano sulla scorta delle esperienze di altri Paesi europei.
Nella lista stilata dal Cic non poteva mancare come ‘special guest’ il film di Robert Zemeckis, Ritorno al futuro – Parte II (Usa, 1989), al centro della premiazione del Green Drop Award nel 2015. (AdnKronos)