Cornamusa poco pulita: musicista inala spore per anni e muore

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In Gran Bretagna un 61enne è morto dopo aver inalato per anni i funghi che si annidavano nella sua cornamusa, evidentemente pulita male. Il musicista soffriva di tosse secca e affanno, ma i medici non riuscivano a trovarne le cause fino a un suo improvviso miglioramento durante una vacanza di tre mesi in Australia, dove si era recato senza la cornamusa. Era stato così fatto analizzare lo strumento e si era scoperto che era infestato dai funghi. Il caso e’ stato pubblicato ieri sulla autorevole rivista medica mensile ‘Thorax‘. Erano presenti spore annidate nella cornamusa, che ormai pero’ avevano compromesso i polmoni del musicista. Nonostante le cure, l’uomo è morto nell’ottobre 2014 e il suo è stato il primo caso registrato di polmonite da ipersensibilità provocata da funghi inalati suonando la cornamusa. “Chi suona strumenti a fiato deve comprendere l’importanza di pulirli regolarmente“, ha sottolineato uno studio, mettendo in guardia dalla minaccia di muffe e spore.

Come spiega Gualtiero Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, sul caso non bisogna creare allarmismi. La lotta tra l’uomo e i microbi e’ una lotta perenne, bisogna essere razionali ma non allarmistici“, esorta Ricciardi. “Anche perche’ ci sono dei germi positivi per la salute. Dunque, occorre innanzitutto evitare di mettere i bambini sotto una campana di vetro e, al contrario, incoraggiarli ad apprendere e fare esperienza, compreso l’uso di strumenti musicali“. “Cosa diversa è la gestione degli strumenti cosi come di tutto cio che viene a contatto col corpo umano. Esistono molti oggetti di uso quotidiano, dalle cravatte al cellulalre fino all’Ipad, che vengono manipolati e toccati costantemente ma raramente sono puliti e disinfettati“, sottolinea l’esperto. Dunque, la prima regola fondamentale è “pulire e disinfettare gli oggetti che entrano in contatto col corpo” e, per farlo, occorre utilizzare “corretti strumenti di detersione e disinfettanti specifici“. Nel caso del flauto, ad esempio, no all’uso dell’alcool che e’ corrosivo mentre e’ preferibile ricorrere alla classica acqua e sapone. “Evitare, inoltre, di prestare ad altri il proprio strumento a fiato“, consiglia Ricciardi, o quantomeno pulirlo prima di scambiarlo con amici, parenti o compagni. Infine, esorta il presidente dell’Iss, “per i bambini sono importanti le vaccinazioni che prevengono le malattie trasmissibili per via respiratoria“.

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