Tornano inferociti. Sono i turisti che hanno avuto la vacanza rovinata da una serie di disservizi e hanno il dente cosi avvelenato che se potessero mordere un operatore turistico lo stenderebbero in pochi secondi. Al danno, spiega però l’Aduc, non bisogna aggiungere la beffa e rivalersi in termini economici ci appare più che giusto. Cosa occorre fare? Vediamo.
1. All’indirizzo www.aduc.it/info/consulenza.php si possono ottenere consigli e consulenza. Basta compilare il modulo e si otterrà una risposta. Il servizio è gratuito e a disposizione di tutti, soci e non soci.
2. Rimborsi: si possono ottenere per spese effettuate e non dovute, per mancata prestazione di servizi e per giorni di vacanza non usufruiti. Ricordiamo che la contestazione è bene effettuarla entro 10 giorni lavorativi dalla data del rientro, deve essere indirizzata al tour operator e all’agenzia turistica, con raccomandata con avviso di ricevimento oppure con PEC, allegando tutta la documentazione utile: depliant illustrativo, copia del contratto, foto o filmati del luogo, ricevute di pagamenti extra, denunce per furti o danneggiamenti, certificati medici, dichiarazioni scritte, testimonianze ecc. Qui il nostro modulo: sosonline.aduc.it/…/viaggi+organizzati+richiesta+rimborso+d… In caso di risposta negativa si può ricorrere al Giudice di Pace della propria città di residenza.
3. Risarcimenti: La Corte di Giustizia europea e il Codice del Turismo hanno riconosciuto il diritto al risarcimento per danno morale da vacanza rovinata, specialmente se questa è in relazione a particolari circostanze (viaggio di nozze, unico periodo di vacanze,ecc.): http://www.aduc.it/articolo/danno+vacanza+rovinata_23271.php. La richiesta segue la stessa procedura prevista per i rimborsi.