Risultati conformi su tutto il litorale di Pescara per i campionamenti di routine effettuati dall’Arta lo scorso 9 agosto, ma “a seguito delle piogge di ieri e della comunicazione Aca circa gli sfiori, e’ stato necessario ricorrere nuovamente al divieto temporaneo di 48 ore di balneazione“. E’ quanto si legge in una nota del Comune. Il divieto interessa la riviera a Nord nella zona antistante via Muzii (dallo stabilimento ‘Hai Bin’ fino alla ‘Paranza‘ compresi) e a Sud nella zona antistante Fosso Vallelunga (dalla ‘Zattera’ al ‘Circolo della Vela’). “Questa mattina due dati contrastanti mettono ancora una volta in evidenza come la qualita’ delle acque di balneazione della citta’ di Pescara si riacquistano esclusivamente attraverso il sistema di duplicazione dell’attuale depuratore e quello a lungo termine, riguardante la separazione delle acque bianche dalle nere – dicono il sindaco Marco Alessandrini e il vice Enzo Del Vecchio – Infatti, dopo le piogge di ieri e seguendo l’obbligo prescritto dalle norme nazionali e regionali, il depuratore di Pescara non e’ stato in grado di gestire tutte le portate di acqua reflue e piovana e l’ACA ha comunicato di aver dovuto attivare gli sversamenti a fiume su alcune delle condotte“.
“D’altro canto, invece – aggiungono – proprio oggi acquisiamo la comunicazione dell’Arta sui prelievi che seppure siano stati fatti in mare lo scorso 9 agosto, 48 ore dopo il divieto di balneazione che abbiamo emesso a seguito delle piogge del 6 agosto, hanno dato valori di conformita’ alla balneazione su tutti i punti di campionamento del litorale cittadino, nessuno escluso. Queste due situazioni confermano come ormai sia non piu’ rinviabile intervenire sul depuratore e sulle condotte delle acque reflue“. Sindaco e vicesindaco ricordano “il pieno sostegno economico da parte della Regione Abruzzo che ci ha comunicato di aver destinato al comprensorio pescarese circa 30 milioni di euro delle nuove risorse dei fondi Par/Fsc che in questa settimana il Governo ha deliberato in favore dell’Abruzzo. Una risposta immediata e un’attenzione ormai ‘maniacale’ – aggiungono – che la filiera istituzionale riversa sulla questione balneazione, facendone la priorita’ assoluta“.
“Continueremo a lavorare anche in questi giorni, per recuperare il troppo tempo perduto durante le decine di anni trascorsi senza iniziativa, non escludendo di sollecitare l’ipotesi avanzata dal presidente della Regione Luciano D’Alfonso, ovvero di richiedere al Governo la nomina di un Commissario straordinario con poteri in grado di accelerare i tempi realizzativi dei programmi e progetti inerenti tale materia e risolutivi dei problemi che dobbiamo ancora affrontare“, concludono.