Tra Alpi e Appennini anche d’estate si può fare il pieno di natura, relax e avventura. Parola del Touring club italiano che ha stilato un elenco delle località alternative al mare. Si comincia dalle estreme Alpi occidentali, dalle Cozie a Sampeyre (Cuneo), 971 m, capoluogo della val Varaita. Il borgo, frequentato centro di vacanza d’estate, ma prevalentemente da cuneesi e torinesi, è famoso per la Baìo, la festa carnevalesca che si tiene ogni cinque anni per celebrare la cacciata dei Saraceni. Da Sampeyre partono numerosi itinerari per andare alla scoperta della valle: il ramo della val Bellino, per esempio, merita da solo una visita per le antiche frazioni, le fontane, le antiche sculture antropomorfe. Inoltre da Sampeyre, salendo all’omonimo colle, si raggiunge, sul versante della val Maira il paese di Elva, davvero da non perdere, ai confini del mondo, tra verdi pascoli ripidi, dall’atmosfera unica. Alagna Valsesia (Vercelli), 1191 m, della Valsesia è la località montana più nota perché ai piedi del Monte Rosa e punto di partenza per le salite in funivia fino ai ghiacciai. Patria del freeride, è caratterizzata da una architettura tipica in legno, retaggio degli antichi walser che nel Trecento valicarono le Alpi e si insediarono a sud del Monte Rosa. E’ anche per questa caratteristica borgo di alta qualità turistico-ambientale certificato dal Tci con la Bandiera arancione. Innumerevoli le escursioni in montagna, ma anche i giri turistici nelle vicine vallate di Rima, Carcoforo e Rimella e nella sottostante città di Varallo che vanta uno spettacolare Sacro Monte ricco di 45 cappelle affrescate. Di tutte le località della Valle d’Aosta il Touring club italiano ha scelto Chamois (Ao), 1896 m, perché diversa da tutte le altre in quanto raggiungibile soltanto a piedi o con la funivia. Siamo nella valle del Cervino, celebre e affascinante piramide che troneggia nella valle appena si sale di quota e di cui quest’anno si celebrano i 150 anni della prima scalata. Qui la pace è assoluta: le auto sono lontane e l’atmosfera è decisamente alpestre. Dopo una discesa in funivia si possono raggiungere Valtournenche e Breuil-Cervinia e sciare d’estate sui ghiacciai. In provincia di Sondrio la scelta è caduta su Chiavenna, 333 m, perché pur avendo un aspetto urbano di vera città sa offrire i vantaggi anche di un luogo ai piedi delle montagne. Località certificata dal Tci come Bandiera arancione per le sue qualità turistico ambientali, Chiavenna vanta grandi pregi paesistici e naturali. Da qui si dipartono, infatti, due valli, la Val San Giacomo che sale al passo dello Spluga, e la val Bregaglia che porta, dopo il Maloia, in Engadina. Pregevoli anche il vicino parco delle marmitte dei giganti, il palazzo Vertemate Franchi a Piuro e la splendida cascata dell’Acqua Fraggia. E per chi ama a buona tavola ogni giorno suggeriamo di pranzare in un crotto diverso e gustare i tipici pizzoccheri chiavennaschi. Le Dolomiti della Val di Fassa sono tra le più belle montagne del Trentino e Vigo di Fassa (Trento), 1197 m, è uno dei centri principali, culla del ladino fassano (qui ha sede l’Istituto ladino di Fassa). Questa sua posizione è la carta vincente del borgo, punto di partenza per grandiose escursioni nel vicinissimo gruppo del Catinaccio, a Gardeccia, alle Torri del Vajolet. Da non perdere la classica escursione al lago di Carezza, poco oltre il passo di Costalunga, ma anche alla vicina Marmolada. Della grandiosa val Pusteria ogni località può essere quella raccomandata per una vacanza: le valli laterali sono tutte ricche di borghi in cui la vacanza è senz’altro raccomandabile. Touring club suggerisce la valle Aurina e il borgo da cui si diparte questa valle, Campo Tures (Bolzano), 874 m, altra Bandiera arancione del Tci. Campo Tures, che vanta una ospitalità alberghiera di grande qualità, è base ideale per conoscere a fondo la valle, sia quella centrale che sale a Predoi sia quella laterale che porta al Riva di Tures a piedi del Collalto. Innumerevoli le escursioni ai rifugi e alle vette più facili. Se dell’Alto Adige si ricorda la val Pusteria non si può ignorare su lato opposto della provincia la Val Venosta. La grandiosa vallata quasi interamente coltivata a meleti offre numerose opportunità per un soggiorno montano indimenticabile. Spostandosi più a oriente la provincia di Belluno offre tante opportunità, ma volendo evitare le località più di grido e famose come Cortina d’Ampezzo, Auronzo e altre località del Cadore, il Touring segnala per fascino e tranquillità il borgo di Sappada (Belluno), 1217 m, quasi in territorio carnico. Qui non si possono non ammirare le antiche case in legno sparse nelle numerose frazioni (il borgo è Bandiera arancione Tci) e le sterminate foreste di abeti che caratterizzano il paesaggio dominato in alto dalle vette dolomitiche della Terza Grande e del monte Peralba. Nell’angolo più a nordest dell’Italia, nel Tarvisiano, dove si incontrano i confini di tre Stati: Italia, Austria e Slovenia per una vacanza decisamente tranquilla e fuori dai clamori del turismo maggiore c’è il piccolo borgo di Valbruna (Udine), 721 m. Alle spalle del borgo si eleva una catena di monti imponenti come il Montasio e lo Jof Fuart, mete di escursioni anche impegnative. Per chi ama fare turismo più… ‘slow’ c’è, invece, il Museo minerario delle cave del Predil e i laghi di Fusine in val Romana. Per tutta la catena appenninica il Touring club italiano ha scelto il parco nazionale d’Abruzzo e in particolare Civitella Alfedena (L’Aquila), Bandiera arancione del Tci per le qualità turistico ambientali. Arroccata su uno sperone roccioso, in vista del lago di Barrea, Civitella ha saputo mantenere l’aspetto tradizionale degli antichi borghi dell’Appennino, con pregevoli palazzotti nel centro storico. Base ideale per numerose escursioni nel parco nazionale, soprattutto in val Fondillo e alla Camosciara, e alle vicine località di Pescasseroli e Villetta Barrea, permette di godere di un soggiorno a tutta natura tra Lazio, Abruzzo e Molise.